Adesso anche la chiesa si mette contro il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. O meglio, contro i biodigestori che il Campidoglio vorrebbe realizzare a Casal Selce e Cesano. Come più volte spiegato, si tratta di due impianti anaerobici che consentirebbero il trattamento dei rifiuti organici mediante un processo di compostaggio. L’idea era iniziata con la giunta Raggi, nel lontano 2017, ma solo adesso la loro realizzazione sarebbe possibile utilizzando i fondi del Pnrr. Il condizionale è d’obbligo dato che i biodigestori riescono a non piacere non solo alla minoranza, ma anche a parte della maggioranza comunale. Per non parlare poi dei territori dove dovrebbero essere realizzati che più di una volta hanno tenuto a ribadire il loro no.
Tutti contro Gualtieri
Da una parte c’è la Valle Galeria che già aveva avuto Malagrotta, poi chiusa, e una promessa che lì non ci sarebbero stati più impianti per rifiuti. Dall’altra Cesano, che già deve fare i conti con il depuratore e il deposito di scorie nucleari del centro di ricerca Enea e di Radio Vaticana. Né una zona né l’altra è dell’idea di ospitare un biodigestore. Poco importa quello che dice Gualtieri, ovvero che servono “impianti moderni e sostenibili per puntare concretamente alla chiusura del ciclo dei rifiuti e a un'economia sempre più circolare", precisando che i romani risparmierebbero in questo modo 20 milioni di euro. Impianti che l’assessore all’Ambiente, Sabrina Alfonsi, ha definito necessari per Roma. A sostenere la battaglia di Cesano e Casal Selce ecco scendere in campo monsignor Gianrico Ruzza, il nuovo Vescovo della Diocesi Suburbicaria di Porto Santa Rufina, quella che va da Fiumicino a Santa Marinella passando per i municipi XIII e XV di Roma, nonché membro della Commissione Episcopale per i problemi sociali, lavoro, giustizia e pace.
Le parole del vescovo
Come riportato da RomaToday, durante la celebrazione Monsignor Rezza ha parlato dei biodigestori che dovrebbero essere realizzati a Roma, e ha sottolineato l’impegno alla "custodia del creato in un territorio così ampio e ricco di bellezze". Il vescovo ha quindi invitato le istituzioni civili ad avere un atteggiamento responsabile e coerente nella direzione di un’opzione di vita sostenibile ed ecocompatibile. Il vescovo è certo che "questa diocesi possa e debba impegnarsi per sostenere una cultura della sostenibilità e per difendere l’ambiente in cui viviamo.
E non da ultimo potrà offrire indicazioni alle autorità civili soprattutto quando siano urgenti e necessarie scelte che poi vanno a influenzare le condizioni di salute della popolazione, come potrebbe avvenire nella questione annosa dei rifiuti e oggi dei biodigestori”.Segui già la pagina di Roma de ilGiornale.it?
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