Rom fuori controllo: sassi contro i vigili

I rom della baraccopoli di via Salone hanno lanciato sassi di grosse dimensioni contro una pattuglia di vigili. La nota della Lega: "Intollerabile quanto accaduto. Servono controlli"

Uno dei sassi scagliati contro gli agenti
Uno dei sassi scagliati contro gli agenti

Sassi contro i vigili. È quanto accaduto nel campo rom di via Salone, a Roma, dove alcuni occupanti della baraccopoli hanno scagliato pietre di grosse dimensioni in direzione di una pattuglia della polizia locale. "È intollerabile quanto accaduto. Tutta la mia solidarietà agli agenti colpiti e a tutto il Corpo di Polizia Locale, da anni scudo umano di scelte scellerate di una certa parte politica che ha permesso lo sviluppo di zone franche nella Capitale", ha commentato l'accaduto Laura Corrotti, consigliere leghista della Regione Lazio.

La sassaiola

L'aggressione si è verificata attorno alle ore 20 di ieri sera. Nel mirino dei rom è finita una pattuglia del VI gruppo Torri della polizia locale in servizio all'esterno dell'accampamento. I sassi, alcuni di dimensioni notevoli, sono stati scagliati di là dalle mura di cinta del campo in direzione dei vigili. Uno dei massi ha rischiato di colpire gli agenti che, per fortuna, sono riusciti a schivarlo senza conseguenze. Tuttavia una volante ha riportato alcuni danni alla carrozzeria.

La denuncia

A denunciare per primo l'accaduto è stato Marco Milani, segretario romano aggiunto del Sulpl (Sindacato unitario lavoratori polizia locale). "Il masso scagliato contro i colleghi impegnati nel piantonamento del campo nomadi di via di Salone, cui va tutta la nostra solidarietà - ha spiegato con una nota rilanciata da Roma Today - riporta alla luce una serie di annosi problemi che vanno dai piantonamenti di facciata richiesti agli ingressi dei campi ai caschi bianchi romani, fino ai mancati riconoscimenti legislativi e contrattuali, dei particolari rischi cui si espone chi svolge una attività di sicurezza urbana, rispetto al resto dei lavoratori comunali".

"Chiediamo chiarezza"

Sulla vicenda è intervenuto anche Sergio Fabrizi, del coordinamento nazionale della Ugl - polizia locale che ha chiesto di far luce sulla violenta aggressione ai colleghi. "Ricordiamo che da diversi anni la sola polizia Locale è chiamata al presidio fisso dei campi nomadi per il controllo dell’accesso negli stessi consentito solo agli autorizzati. C’è bisogno ora che venga fatta chiarezza sull’accaduto – ha precisato Fabrizi - per capire se si tratti di una intimidazione per l’insofferenza del campo verso il mantenimento di queste politiche di gestione nei loro confronti, come anche apparso pochi giorni fa sul sito di Roma Capitale, oppure di una grave goliardata a danno dei colleghi in servizio".

Poi ha concluso: "Occorre più che mai chiarire la posizione del ruolo della polizia locale, considerato che anche dai vertici del comando si afferma che la polizia locale ha compiti diversi dalle forze dell’ordine e, sicuramente, questo servizio non ha a che fare con mansioni di viabilità o di polizia amministrativa, ma poi continuiamo a restare in prima linea su tanti fronti dell'ordine pubblico come questo o negli sgomberi alloggiativi o nella movida notturna".

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