Prima ha bevuto tanto da perdere il senno poi, accusata la moglie di tradimento, si è scagliato contro di lei colpendola con forza in pieno volto, venendo per questo motivo tratto in arresto dagli uomini della squadra volanti della questura di Roma.
Protagonista in negativo dell'ennesimo episodio di violenza commessa tra le mura domestiche nei confronti di una donna è tale T.J., albanese di 40 anni, ora recluso dietro le sbarre del carcere romano di Regina Coeli dove attende la celebrazione del giudizio direttissimo.
I fatti, secondo quanto riportato dalla stampa locale, si sono verificati durante la prima mattina dello scorso martedì 31 aprile, all'interno dell'appartemento condiviso dai due coniugi nel quartiere di Primavalle, zona nord di Roma. Stando alle ricostruzioni effettuate dagli inquirenti sulla base della testimonianza fornita dalla vittima dell'aggressione, il 40enne avrebbe iniziato a bere senza alcuna moderazione, nonostante l'ora.
L'abuso di alcol ha contribuito a far innervosire ancora di più lo straniero il quale, in evidenti condizioni di alterazione psico fisica, si è scagliato contro la moglie accusandola di tradimento. Completamente fuori controllo, l'uomo ha iniziato ad insultare pesantemente la compagna la quale, terrorizzata, ha tentato in ogni modo di allontanarsi da lui temendo che la situazione potesse degenerare. Purtroppo così in effetti è stato.
Il 40enne l'ha afferrata per un braccio per impedirle di fuggire, colpendola poi con grande forza in pieno volto. Pur se sotto choc e stordita, la donna è riuscita a divincolarsi e a mettersi in sicurezza: dopo aver afferrato il proprio telefono cellulare, infatti, è uscita di casa ed ha composto il numero unico emergenze per richiedere un intervento delle forze dell'ordine.
Le volanti si sono presentate a sirene spiegate in via Michele Bonelli, e qui gli uomini in divisa hanno raccolto la testimonianza della vittima, rintanata nell'androne del palazzo, prima di affidarla alle cure dei sanitari del 118. Quando gli agenti sono entrati nell'appartamento della coppia, l'albanese era sdraiato sul letto ed in evidente stato confusionale. Nessun tentativo di reagire all'arresto: l'uomo ha fin da subito ammesso le proprie responsabilità, consegnandosi ai poliziotti.
Trasportato negli uffici della questura per le consuete operazioni di identificazione, l'albanese è stato dichiarato in arresto: dovrà difendersi in tribunale dall'accusa di maltrattamenti in famiglia. Tradotto dietro le sbarre di Regina Coeli, attende l'udienza di convalida.
La compagna, finita invece in codice rosso all'ospedale, ha ricevuto 6 giorni di prognosi.
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