“Ho temuto di prendermi una coltellata". Claudio Lippi pare ancora fortemente scosso quando racconta a "Nuovo" dell'aggressione subita a Roma dopo aver battibeccato con un uomo che stava gettando i rifiuti per strada anziché negli appositi cassonetti.
Con "parole normali" Lippi ha cercato di far capire a quell'uomo che "il suo comportamento non era quello giusto", ma poco dopo è stato aggredito. "Pensi di potermi dire qualcosa perché sei un volto tivù?", gli ha chiesto l'incivile che poi gli è andato incontro "infilando la mano in tasca”. Roma, si sa, è una citta sempre più pericolosa, come dimostra anche l'uccisione del 24enne nel quartiere Colli Albani o l'accoltellamento di un cinese a stazione Termini. E proprio di una coltellata ha avuto paura il noto conduttore tivù che al settimanale Nuovo dice: “Non posso essere ottimista: la percezione della poco sicurezza e la realtà coincidono. Ormai ho superato i settant’anni". E ancora: "Non mi piace la parola vecchio, ma sono sensibile a ciò che accade agli anziani. Le truffe, seguite spesso dalla violenza, ci ricordano la loro solitudine e la fragilità”.
Lo stesso Lippi ammette di aver avuto paura anche per tutto ciò che si legge suoi giornali cartacei o si vede durante i telegiornali. "So che cosa può accadere e mi sono allontanato…”, ha concluso il conduttore tivù.
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