Una scena di assoluta follia culminata con un'aggressione a un'infermiera. È quanto accaduto all'ospedale San Giovanni di Roma, dove un paziente ha dato in escandescenza per poi insultare e rivoltarsi contro il personale medico. L'uomo di 55 anni era stato trasportato in forte stato di agitazione all'ospedale della Capitale, ma dopo essersi ripreso dalla sedazione dei medici del pronto soccorso è diventato sempre più aggressivo fino a staccare una falange di un'infermiera.
Un morso forte al dito che ha fatto degenerare la situazione in pochissimi istanti. La vicenda è avvenuta nel pomeriggio di mercoledì 29 dicembre. È stato necessario l'intervento degli agenti di polizia sul luogo dell'aggressione: il paziente poi è stato allontanato ed è stata ripristinata una situazione di tranquillità nel pronto soccorso.
L'infermiera in seguito è stata sottoposta al soccorso e alle medicazioni del caso. Come riportato da Il Messaggero, la donna ancora sotto choc ha provato a raccontare quanto accaduto: "All'improvviso me lo sono ritrovato addosso. Era una scheggia impazzita. Sono stati i miei colleghi a salvarmi".
Le aggressioni ai medici
Purtroppo però non si tratta di un caso isolato. Sono ormai all'ordine del giorno aggressioni al personale medico nelle strutture sanitarie: una tensione sociale e un clima che diventa sempre più incandescente anche in coincidenza con la quarta ondata del Covid-19 in Italia. Motivo per cui i medici si sentono progressivamente meno al sicuro e denunciano continue aggressioni con tanto di segnalazioni: il risultato è che le richieste di intervento aumentano di giorno in giorno.
Tra minacce e aggressioni varie, Alessio D'Amato ha voluto manifestare la sua totale vicinanza e il pieno sostegno al personale medico: l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, in riferimento agli episodi di violenza che hanno interessato il policlinico di Tor Vergata, ha espresso solidarietà agli operatori che "stanno combattendo in prima linea il virus con passione e abnegazione".
I recenti episodi si sono verificati sia al pronto soccorso sia in reparto e hanno visto come protagonisti delle violenze i pazienti Covid o i loro familiari. Addirittura in un caso il personale è stato minacciato dai parenti di una donna non vaccinata morta nell'ospedale.
Questo dà il peso di quanto il personale medico sia messo a durissima prova: non solo gli operatori sanitari continuano a svolgere il proprio egregio operato nonostante l'esasperazione del tutto comprensibile, ma spesso dovono anche fare i conti con atteggiamenti folli dei pazienti o dei loro familiari.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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