Roma "resta al palo" e il Lazio cresce meno del Paese

Secondo il report di Bankitalia gli investimenti e i consumi hanno subito a Roma una brusca frenata, con effetti negativi sull'intera regione

Roma "resta al palo" e il Lazio cresce meno del Paese

A Roma gli investimenti e i consumi sono fermi e la mancata crescita del capoluogo frena lo sviluppo dell'intero Lazio.

È questo il quadro che emerge dal rapporto della Banca d’Italia sul Lazio. L'economia capitolina è ferma al palo, con un crollo degli investimenti pubblici che, ad oggi, ammontano a soli 100 milioni di euro mentre fino al 2013 la spesa annua in opere pubbliche ammontava a circa un miliardo di euro. La responsabilità non risiede solo nell'amministrazione comunale ma anche nello Stato che investe sempre meno a Roma con ricadute ingenti sul livello di servizi essenziali.

Secondo il rapporto di Bankitalia a evidenziare questo aspetto sono i trasporti pubblici. Confrontando Roma e Milano il rapporto è identico tra mezzi pubblici e abitante ma l'offerta in termini di Km è inverso: 16mila a Milano contro gli 8mila di Roma.

Inoltre mancano gli investimenti nel campo dell'edilizia e del terzo settore, anche da parte dei privati.

Gli effetti sull'economia regionale sono evidenti, con un Pil che è in calo del 2016 e nell'ultimo hanno ha avuto una crescita quasi vicino allo zero, con i rischio stagnazione che si riflette indirettamente sui consumi delle famiglie che si attesta all'1%.

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