Romanzo a puntate di 140 battute: ecco il primo libro al mondo su Twitter

Non trovava un editore disposto a pubblicarglielo, e così un 30enne di San Francisco ha "messaggiato" la sua storia di 250 pagine (una saga familiare che rivisita in chiave americana la rivoluzione francese) sul famoso network di micro-blogging. Ed è già un caso

Romanzo a puntate di 140 battute: ecco il primo libro al mondo su Twitter

Il «cinguettio» è diventato un canto. Twitter - corrispondente sonoro della parola "tweeter", che deriva dal verbo inglese "to tweet", cioè cinguettare - è un servizio di social network e microblogging, creato nel 2006 dalla Obvious Corporation di San Francisco, che fornisce agli utenti una pagina personale aggiornabile via Internet, Sms o e-mail tramite messaggi di testo con una lunghezza massima di 140 caratteri. In poche parole, un servizio on-line con il quale è possibile fare sapere, a tutto il mondo, in tempo reale, cosa si sta facendo in un determinato momento. Dai propri fatti personali (e questo magari non interessa molte persone) alla rivolta di piazza dopo le recenti elezioni in Iran (e questo interessa invece a tutto il pianeta, soprattutto se il "cinguettio" arriva prima di giornali, televisioni, internet...). Comunque, Twitter serve anche a molte altre cose...

Ad esempio? A provare nuove strade editoriali. Matt Stewart, 30 anni, responsabile marketing in una «no-profit» di San Francisco, non trovava una casa editrice disposto a pubblicare il suo primo romanzo e così ha deciso di "messaggiarlo" a puntate su Twitter, 140 battute alla volta, diventando un caso senza precedenti. «A quanto so, sono il primo a pubblicare un libro su Twitter», ha commentato lo scrittore sul suo sito, thefrenchrev.com.

Dopo aver speso gli ultimi cinque anni a scrivere il suo romanzo «The French Revolution», una saga familiare che rivisita la Rivoluzione francese in chiave «californiana», Stewart si è messo in cerca di un editore che lo pubblicasse. «È piaciuto a molti, ma nessuno voleva comprarlo perché lo ritenevano "rischioso"», spiega l'autore. «Su Twitter i rischi non esistono», è stata l'intuizione. È bastato non pensare più in termini cartacei, e le 250 pagine sono diventate 95mila parole da suddividere in 3.700 messaggini da 140 caratteri - il massimo consentito da Twitter - che Stewart ha iniziato a pubblicare a intervalli di 15 minuti a partire dallo scorso 14 luglio, anniversario della presa della Bastiglia. Sono in tutto oltre 900 ore di «trasmissione» ma, spiega l'autore, «uso un programma di invio automatico». «Facebook, le chat, Twitter... tutto ruota ormai intorno all'uso delle nuove tecnologie per raggiungere la gente».

Stewart vive il tutto come un esperimento sociologico: «Non ho idea di quel che succederà, ma penso che la gente voglia vedere se la cosa funziona. Comunicare in forma breve può soltanto crescere come trend. Su Twitter i potenziali lettori possono avere veloci estratti del libro e decidere se leggerne di più. È come vedere pochi minuti di uno show tv prima di comprare tutta la stagione». E infatti Stewart ha predisposto un sito, thefrenchrev.com dove si può scaricare gratis l'intera opera anche in versione compatibile per Kindle, il libro elettronico di Amazon, sul cui sito costa due dollari. «The French revolution», ambientato a San Francisco, racconta la storia di una famiglia sconvolta dal ritorno dei fantasmi del proprio passato.

Fin dai primi «tweet», il romanzo ha trovato riscontro nel chiacchiericcio ininterrotto del popolo di Twitter, incuriosito dalla novità.

Se n'è accorto anche il "New York Times", che sul suo sito due giorni fa ha scritto: «Questa mattina Matt Stewart si è svegliato sapendo che il suo libro ha un mercato e un pubblico, in barba alla dannata aristocrazia e agli amanti della versioni lunghe».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica