Il sospetto che dietro alle manifestazioni in Russia contro Vladimir Putin ci siano gli Stati Uniti sono sempre più concreti. Lo stesso Putin ha accusato apertamente Washington di aver fomentato la rivolta. Non a caso era stato proprio il segretario di Stato Hillary Clinton la prima a parlare di brogli nelle recenti elezioni legislative in Russia. "Non sono d’accordo né con gli slogan né con le dichiarazioni dei manifestanti dell’opposizione che ieri hanno protestato", ha affermato il presidente russo Dmitri Medvedev all’agenzia di stampa Interfax.
Medvedev ha fatto sapere di aver dato ordine di verificare tutti i reclami sul rispetto della legge elettorale. "In base alla Costituzione - ha spiegato Medvedev - tutti i cittadini hanno il diritto di esprimersi e riunirsi liberamente, hanno diritto di esprimere il loro punto di vista, il che è ciò che è accaduto ieri ed è un bene che tutto si sia svolto entro i binari della legalità".
Ieri l’opposizione ha contestato la vittoria alle urne di Russia Unita, il partito che sostiene sia Medvedev sia il premier Vladimir Putin e che ha ottenuto la maggioranza dei voti pur perdendo molte preferenze rispetto alle scorse elezioni. I manifestanti hanno chiesto nuove elezioni inalberando slogan come "Torniamo alle urne", "Riconteggio dei voti" e "La Russia senza Putin".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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