Salasso fuori strada

Forse, chissà, prima o poi ridurranno pure lo smog. Intanto, di sicuro, riducono il nostro patrimonio. E di conseguenza il nostro buonumore. La nuova ondata di integralismo anti-inquinamento, il sanfedismo da libretto di circolazione omologato, i crociati dell'Euro 4 con annesso vigile urbano torquemada hanno prodotto un primo risultato degno di nota: ci sono 13 milioni di auto che, di fatto, sono da gettare nel bidone dell'immondizia, sempre che l'immondizia non se ne abbia a male. Si fermino i motori, il resto gira, ma non è elegante da nominare.
Per carità: la salute è sacra. Ma ci sono certi colpi al cuore che fanno più male dei colpi di tosse. Prendete un anziano e ditegli che la sua vecchia e cara Bianchina è un ferrovecchio: non sentirà più male che per un'overdose di Pm10? Suvvia, pensateci: ha custodito il suo bolide per anni, l'ha messo ogni sera in garage, lavaggio e benzina tutti i sabati mattina, mai un incidente, bollo e assicurazione sempre in regola. Ebbene: l'anziano adesso viene a sapere che tutto questo all'improvviso vale meno di un trancio di pizza rancido. Ma che cosa può pensare? Era meglio un'endovena di polveri sottili, un aerosol di idrocarburi tossici. Proteggere i polmoni va bene, d'accordo. Ma distruggere tutto il resto, non è un po' eccessivo?
Già il primo ostacolo è destreggiarsi nei nuovi divieti: come minimo ci vuole la laurea in ingegneria meccanica, la consulenza di Jean Todt e la pazienza di Giobbe applicata al motore a scoppio. Euro 1, Euro 2, Euro 4, direttive Ce, quadro 2 rigo V9: se uno pensa che il traffico in tangenziale sia la cosa peggiore non si è ancora imbattuto nell'ingorgo di codici e codicilli. Poi una volta che lì in mezzo si apre uno squarcio di luce, immediatamente si apre anche uno squarcio al cuore: se tutto va bene, infatti, avete un'auto da rottamare.
Ma sì: aumenta il bollo, autostrade e parcheggi sono sempre più cari, non parliamo dell'assicurazione. L'unica cosa che perde valore, riguardo l'auto, è proprio la vostra auto. Infatti tutte quelle immatricolate prima del gennaio '97, in pratica, non possono più circolare: i sindaci le stanno via via sacrificando sull'altare dell'ecologicamente corretto. Dieci anni fa le avevate comprate a caro prezzo, vi sembravano così belle, fiammanti e superaccessoriate? Ebbene oggi sono il male assoluto. Le nuove streghe da immolare sul rogo. Praticamente il diavolo. L'origine e il principio di tutti i nostri guai. Ma poi sarà vero? Che importa: va di moda così. L'assessore vieta e gongola. Il concessionario pure. Non parliamo di Marchionne, magari festeggia pure con un pullover nuovo.
Andate e comprate: cambio automatico, parabrezza termico, tergilavalunotto e permesso di circolazione Euro Come Si Deve. Praticamente, full optional. Insieme al libretto di istruzioni vi consegneranno anche una lettera di ringraziamento da spedire al vostro sindaco. O, se preferite, a Bruxelles. Quello che impressiona, infatti, è il numero di auto travolte da questo insano luddismo municipale: 13 milioni. 13 milioni di auto fuori strada, di motori fuori giri, di guidatori fuori dai gangheri. Magari fra qualche anno così respireremo meglio.

Intanto, però, ci sentiamo soffocare. I bronchi forse ci guadagnano, la pressione arteriosa di sicuro no. Quella sale pericolosamente. Ma guai a chi dice che per guarire ci vuole un salasso. Ne abbiamo avuti già abbastanza.

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