Saldi Ecco il decalogo per tutelare i consumatori

L’INTESA Un accordo siglato tra Federabbigliamento e alcune associazioni di consumatori per garantire gli acquisti

Saldi Ecco il decalogo per tutelare i consumatori

I clienti sono un patrimonio da tutelare. In quest’ottica si inserisce l’iniziativa «Saldi Chiari» promossa da Federabbigliamento Roma, che vuole offre ai commercianti l’opportunità di «esporre un marchio di qualità», pubblicizzando, attraverso un cartello, la loro adesione all’accordo siglato con alcune associazioni di consumatori, come Adoc, Adiconsum, Federconsumatori e Unione Nazionali Consumatori. «Questo progetto - dichiara Roberto Polidori, presidente di Federabbigliamento Roma - nasce per tutelare chi compra, garantendo gli acquisti. I negozianti, infatti, non devono dimenticare che il rispetto delle regole è nell’interesse di tutti. Per iniziare, sarebbe fondamentale che in tutte le regioni le vendite di fine stagione iniziassero lo stesso giorno. Ma questo deve essere deciso a livello nazionale. Agli esercizi commerciali che hanno aderito a “Saldi Chiari” chiediamo invece di operare nell’ottemperanza delle disposizioni comunali, regionali, e secondo il nostro “decalogo”».
Banditi, quindi, trucchetti ed escamotage. I commercianti non potranno rifiutare carte di credito o bancomat qualora nel negozio sia esposto l’adesivo che attesta la relativa convenzione e tantomeno oscurare porte a vetro o vetrine con manifesti che impediscano al pubblico di vedere i prodotti dall’esterno. La merce a saldo, poi, dovrà essere separata dalle altre offerte. Valgono, anche in questo periodo, gli obblighi verso il cliente per la sostituzione del prodotto o la riparazione in caso di vizi o difetti occulti e se i rimedi non sono possibili, si può chiedere la risoluzione del contratto. Se, poi, la taglia non corrisponde al cartellino e l’acquirente non ha avuto la possibilità di provare il prodotto, questo verrà sostituito entro 2 giorni con merce disponibile. Nel caso in cui non esista un capo identico e il cliente non trovi un’alternativa di gradimento, otterrà un buono di acquisto da spendere entro 120 giorni. Soltanto se la persona risiede all’estero, potrà chiedere indietro il denaro speso. Tutti, inoltre, hanno il diritto di provare vestiti, scarpe o altro, con l’esclusione della biancheria intima e della merce che, per consuetudine, non si prova. Regole anche per le catene di negozi: gli stessi prodotti devono essere venduti allo stesso prezzo in tutti i punti vendita. Infine il cliente deve sapere anticipatamente se l’adattamento o la riparazione è a suo carico o meno.


Attenti quindi a chi bluffa: in caso di controversie la questione verrà sottoposta all’Ufficio di Conciliazione, che ha sede in via Properzio, ed è composta da un rappresentante di Federabbigliamento e delle associazioni di consumatori che hanno firmato il decalogo.

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