Un salone senza fine, in una Milano che vive la sua settimana più newyorkese dell’anno. Questa volta non si tratta solo di un paragone evocativo. La «design week» è infatti diventata evento essa stessa, qualcosa che va oltre gli appuntamenti in calendario, dagli happy hour e dai vernissage. Certamente perchè il pubblico, nel senso più trasversale del termine - o, se vogliamo dirla in modo più semplice, la gente - ha voglia di stare insieme, di vivere la città sulla strada e per le strada, cogliendo l’occasione delle mille e una offerte del Fuorisalone, per esserci. Ecco dunque che le proposte si dilatano, in senso geografico, e tendono a uscire sempre più dai luoghi canonici. Un esempio? Ventura Factory , ovvero il triangolo magico di Lambrate, tra le vie Ventura appunto, Massimiano e Oslavia: una vera e propria temporary factory diventata la vetrina ideale del design più innovativo. Quello, per intenderci, espresso dalle accademie internazionali più blasonate, per esporre e proporre i lavori dei propri allievi. In attesa - ma non necessariamente - della produzione industriale. Altro esempio: Elita Festival e il suo Wild in the City , alias «Selvaggi metropolitani », la rassegna di musica elettronica, patrocinata dal Comune di Milano e giunta quest’anno alla sesta edizione, che ha il proprio headquarters nella prestigiosa (quanto insolita) sede del Teatro Franco Parenti, a Porta Romana, ed è diventato un punto di riferimento internazionale del genere. Tra gli appuntamenti, che vedono coinvolti anche alcuni club della città aderenti al «city network» per tutte le notti del Salone del Mobile, stasera, al Plastic di viale Umbria 120, il «live» di Joseph Saddler, in arte Grandmaster Flash, disk jockey barbadiano considerato uno dei fondatori della musica hip-hop. Se Salone fa rima con innovazione, la mostra dal titolo Principia. Stanze e sostanze delle arti prossime ne è espressione diretta e conseguente. Nella impareggiabile e, per certi versi, contrastante cornice di piazza Duomo, l’esposizione (dalle ore 10 alle 23) è articolata in una sorta di «padiglione molecolare », suddiviso in otto stanze diverse, ognuna delle quali esprime e rappresenta un principium originato dalla scienza, intesa e vista come motore per realizzare opere sonore, visive, architettoniche e industriali. In altre parole, una mostra davvero ambiziosa quanto anticonvenzionale, che pone l’accento sui principi della scienza come sorgente dell’arte e delle sue potenzialità espressive. Da piazza Duomo alla Rinascente di corso Vittorio Emanuele, il passo è davvero breve. E allora perchè non fare un salto, alle ore 10, nello storico shopping mall meneghino, dove l’architetto e designer britannico Sir Norman Foster presenterà la nuova lampada a led Flo Lumina ? Poco più tardi, a partire dalle 12.30 alla Triennale di viale Alemagna, sarà la volta della premiazione dei vincitori del concorso Jti Clean City Lab, contest internazionale dedicato all’ideazione e allo sviluppo del posacenere portatile del futuro, cui hanno partecipato 28 finalisti provenienti dalle migliori scuole di design del mondo.L’idea non è male: ve le immaginate le spiagge del Belpaese finalmente ripulite dalle insopportabili quanto inquinantissime «cicche»? Si prosegue con gli immancabili vernissage.
Presso il loggiato della Pinacotega di Brera, dalle 19 alle 22 si assisterà all’«invasione belga» de 101% Designed in Brussels , con 34 espositori in mostra; mentre lo showroom di Foppapedretti, in corso Monforte 20, ospiterà dalle 18 alle 23 l’anteprima di oltre 40 componenti d’arredo di uso quotidiano della Collezione Trax.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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