Colpisce circa il 17,3% della popolazione italiana e i numeri sono in crescita. Stiamo parlando dell'artrite, una condizione caratterizzata dalla presenza cronica di un'infiammazione a carico di una o di più articolazioni. Le articolazioni, il cui compito è quello di saldare fra loro le ossa così da garantire allo scheletro la sua funzione di sostegno, di mobilità e di protezione, si suddividono in:
- Articolazioni cartilaginee: hanno una scarsa mobilità. Ne sono un esempio le vertebre della colonna vertebrale
- Articolazioni sinoviali: sono estremamente mobili. Rientrano fra queste le articolazioni delle ginocchia, della spalla e delle caviglie
- Articolazioni fibrose: non sono mobili. Si pensi alle ossa del cranio.
Spesso l'artrite viene confusa con l'artrosi. In realtà, nonostante entrambe le patologie si manifestino con dolore e rigidità dei movimenti, la flogosi articolare si differenzia per via della sua tendenza degenerativa. Infatti, nel tempo, si assiste ad alterazioni anche marcate della cartilagine. Le cause sono numerose e possono essere autoimmuni, di origine metabolica, traumatica e infettiva. Talvolta la malattia è idiopatica.
Tipologie di artrite
Esistono numerose tipologie di artrite, anche se quelle maggiormente diagnosticate sono due: l'artrite reumatoide e l'osteoartrite. L'artrite reumatoide, che di solito insorge in un'età compresa fra i 40 e i 60 anni, è una malattia infiammatoria cronica di origine autoimmune. Essa danneggia la salute delle articolazioni simmetriche, dei tendini, del liquido sinoviale, dei muscoli e di altri tessuti dell'organismo.
Essendo una condizione multifattoriale, presenta più di una causa scatenante: predisposizione genetica, infezioni virali (Human Herpes Virus 6, Epstein-Barr Virus), fumo di sigaretta, stress, cattiva igiene orale. Agli esordi la flogosi interessa in particolar modo le articolazioni delle dita delle mani e dei piedi. Con il passare del tempo può colpire, altresì, le articolazioni dei polsi, delle ginocchia, delle caviglie, delle anche e della spalla.
Molto diffusa è l'osteoartrite che ogni anno interessa quasi 52 milioni di individui, di questi oltre l'80% ha più di 50 anni. L'infiammazione è una conseguenza del progressivo deterioramento della cartilagine che si manifesta con una ridotta capacità di movimento, rigidità e gonfiore articolare. Frequente è la formazione di osteofiti. I fattori di rischio maggiormente significativi comprendono l'età avanzata, il sesso femminile, l'obesità e gli infortuni a carico delle articolazioni. Altri tipi di artrite sono:
- La spondilite anchilosante: anch'essa di origine autoimmune, provoca la fusione delle articolazioni della colonna vertebrale e altera il funzionamento dei tendini e dei legamenti
- Il lupus eritematoso sistemico: patologia autoimmune e multisistemica
- La gotta: lo stato flogistico è dovuto al deposito di urati nella cartilagine
- L'artrite psorisiaca: si sviluppa nei pazienti affetti da psoriasi, una malattia infiammatoria cronica recidivante della pelle
- L'artrite reattiva: ha un'origine sia infettiva che autoimmune. Tra i patogeni incriminati ci sono quelli della clamidia, della shigella e della salmonella.
I sintomi dell'artrite
Convivere con l'artrite non è semplice. A periodi di relativa calma, seguono ricadute durante le quali l'intensità dei sintomi può compromettere la vita quotidiana. Manifestazioni tipiche sono:
- Dolore
- Gonfiore delle articolazioni
- Rigidità delle articolazioni
- Rumori articolari
- Arrossamento
- Sensazione di calore
- Movimenti limitati
- Stanchezza
- Febbre.
Tra le conseguenze più temibili vi sono senza dubbio le deformità ossee che, in casi estremi, devono essere corrette chirurgicamente. L'infiammazione, inoltre, è in grado di diffondersi ad altre parti del corpo come occhi, cuore e polmoni. I pazienti affetti da artrite reumatoide, infine, hanno un rischio più elevato di sviluppare malattie cardiovascolari.
Gli esercizi per l'artrite
È stato dimostrato che l'attività fisica, se praticata sotto stretta sorveglianza medica, può migliorare la sintomatologia e quindi l'esistenza di chi soffre di artrite. Infatti il movimento non solo riduce l'infiammazione, la rigidità e il dolore articolare ma aumenta anche la flessibilità e la resistenza.
Sono tre i principali esercizi consigliati:
- Esercizi di stretching: preceduti dal riscaldamento, vanno eseguiti almeno una volta al giorno per un quarto d'ora. Sono indicate discipline come lo yoga e il tai chi
- Esercizi di forza: includono quelli isometrici che agiscono sui muscoli senza spostare l'articolazione (ad esempio le flessioni) e quelli isotonici che, pur lavorando sui muscoli, prevedono il movimento dell'articolazione
- Esercizi aerobici: includono la corsa leggera, gli squat, la bicicletta e il nuoto.
Indispensabile, al termine di ogni sessione, il raffreddamento che inizia con il rallentare il ritmo
al fine di abbassare la frequenza cardiaca. Si consiglia di farlo seguire da una doccia o da un bagno caldo che scioglie eventuali tensioni muscolari. Se le articolazioni sono dolenti, è possibile applicare del ghiaccio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.