Lupus, l'esposizione ai raggi UV peggiora i sintomi

L'importante studio, pubblicato negli atti della National Accademy of Sciences (PNAS), è stato condotto dai ricercatori della Geisel School of Medicine a Dartmouth e dell'Università di Washington

Lupus, l'esposizione ai raggi UV peggiora i sintomi

Il lupus eritematoso sistemico è una malattia cronica autoimmune che, in maniera graduale, può causare l'infiammazione di articolazioni, pelle, cuore, cellule del sangue, reni, polmoni ed elementi fondamentali del sistema nervoso. Secondo recenti studi statistici, il suo tasso di incidenza globale è compreso tra i 20 e i 70 casi ogni 100mila individui. Ad esserne più colpite sono le donne, con un rapporto con gli uomini di 9:1. Nel lupus, l'infiammazione sistemica è generata da una serie di autoanticorpi che aggrediscono le proteine e altre molecole con sede nel nucleo centrale o nel citoplasma.

Un nuovo studio condotto dai ricercatori della Geisel School of Medicine e dell'Università di Washington e pubblicato negli atti della National Academy of Sciences (PNAS) ha rivelato che l'esposizione della pelle alla luce ultravioletta (UV) può peggiorare i sintomi clinici del lupus e di altre patologie autoimmuni. Per capire il modo in cui la luce UV innesca l'infiammazione dei reni, gli scienziati hanno approfondito il ruolo dei neutrofili, ovvero un tipo di globuli bianchi che agisce come primo responder in caso di stati flogistici.

Gli studiosi hanno così cercato i marker di infiammazione e lesioni nella pelle, nel sangue e nei reni in diversi momenti dopo l'esposizione alla luce UV nei topi. Dall'analisi è emerso che i neutrofili, oltre a essersi infiltrati nella pelle, si erano altresì dispersi in tutto il sistema circolatorio migrando fino ai reni. Una singola esposizione della cute alla luce UV, dunque, sarebbe in grado di stimolare i processi infiammatori e lesivi nel rene, inclusa la proteinuria transitoria anche nei topi sani.

«Per essere chiari, i topi normali non hanno il tipo clinico di malattia renale che si vede nei pazienti con lupus - spiega Sladjana Skopelja-Gardner, assistente e co-autrice dello studio - ma si riscontrano ciò che chiamiamo lesioni subcliniche, il che significa che nel rene si verifica un processo infiammatorio e lesivo che non è visibile dalla patologia o dall'osservazione del tessuto stesso. Tuttavia, questa lesione subclinica può portare a conseguenze patologiche nel contesto vulnerabile di infiammazioni preesistenti nei pazienti affetti da lupus e portare a riacutizzazione della malattia renale dopo l'esposizione al sole».

È doveroso precisare che i marker di infiammazione e lesione riscontrati nei reni dei roditori in seguito all'esposizione alla luce UV erano molto simili ai marker di insulto renale associati ai danni ai reni più gravi nei pazienti affetti da lupus.

Inoltre, la stessa esposizione ha anche innescato una risposta all'interferone di tipo 1, spesso espressa nella pelle e nei reni dei soggetti con lupus. Nel complesso è possibile affermare che i neutrofili svolgono un ruolo importante come mediatori patogeni, contribuendo al danno renale.

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