Effetti del tabacco sul Covid 19, Mario Cristina vincitore del premio SITAB Fondazione Veronesi

La quarta edizione del noto Premio SITAB Fondazione Umberto Veronesi stata vinta dal dottorando Mario Cristina con uno studio che dimostra che la nicotina è in grado di aumentare la risposta infiammatoria del Covid- 19

Effetti del tabacco sul Covid 19, Mario Cristina vincitore del premio SITAB Fondazione Veronesi

Il premio SITAB-Fondazione Umberto Veronesi al miglior studio scientifico sugli effetti del tabacco sull’infiammazione da Covid-19 è stato vinto da Mario Cristina, dottorando all’Università di Roma Sapienza con un articolo pubblicato sulla rivista International Journal of Molecular Sciences dal titolo Nicotine in Combination with SARS-CoV-2 Affects Cells Viability, Inflammatory Response and Ultrastructural Integrity.

Il noto e ambito premio SITAB Fondazione Umberto Veronesi quest’anno è giunto alla sua quarta edizione. Sin dalla prima, il suo scopo principale è sempre stato quello di incentivare, selezionare e diffondere progetti e ricerche con lo scopo di promuovere la lotta al fumo di tabacco. Inoltre si prefigge l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza sui rischiosi danni sull’organismo umano. Note sono anche le campagne di sensibilizzazione e prevenzione del tabagismo.

In particolare, lo studio con il quale ha vinto il dottorando Mario Cristina, è stato condotto nei laboratori di microscopia elettronica avanzata del MEBIC (Medical Experimental BioImaging Center), Consorzio Universitario diretto dal Prof. Matteo A. Russo e partecipato dai consorziati Università Tor Vergata, Università Telematica San Raffaele Roma, IRCCS San Raffaele, Fondazione San Raffaele e San Raffaele SpA.

La ricerca coordinata dalla prof.ssa Patrizia Russo, da anni impegnata a indagare gli effetti della nicotina sull’epitelio respiratorio, è stata realizzata in collaborazione con il laboratorio di virologia dell’“IRCCS L. Spallanzani” diretto dal prof. Fabrizio Maggi, vede tra gli autori anche un pool di ricercatori dell’IRCCS San Raffaele e dell’Università Telematica SR come Luigi Sansone, Antonio de Iure, Mario Cristina, Manuel Belli, Laura Vitiello, Federica Marcolongo, Carlo Tomino, Stefano Bonassi e Matteo A. Russo.

Grazie a questo studio approfondito sugli effetti del tabacco sull’infezione da Covid-19 si è smentita la teoria che associava il ruolo protettivo del fumo e della nicotina su questo tipo di infezione. Si è dimostrato infatti che la nicotina ha invece il potere di aumentare l’espressione del ricettore utilizzato dal virus per l’internalizzazione cellulare. La combinazione tra nicotina e SARS-Co-2 aumenta quindi il rilascio di citochine infiammatorie.

Di conseguenza risulta che la risposta infiammatoria provocata dal tabacco non fa altro che aumentare la gravità dei sintomi del Covid-19.

Tramite un’analisi di microscopia elettronica, il team di ricerca al quale ha partecipato Mario Cristina, ha notato che a livello ultrastrutturale l’uso di nicotina crea maggiori ed evidenti danni in quelle cellule colpite da SARS-Co-2. È inevitabile per quest’ultime andare incontro alla morte cellulare per necrosi o apoptosi.

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