Vaccini anti-Covid, il fumo accelera il calo degli anticorpi

Un gruppo di ricercatori ha scoperto che il livello degli anticorpi prodotto dai vaccini anti-Covid diminuisce più rapidamente nei fumatori. "Il fumo indebolisce la risposta delle immunoglobuline"

Vaccini anti-Covid, il fumo accelera il calo degli anticorpi

Uno studio italiano condotto da un team di ricercatori di diverse università e centri di ricerca italiani e spagnoli, dimostra che gli anticorpi prodotti dal vaccino anti-Covid-19 diminuiscono più velocemente nei fumatori rispetto a chi non fa uso di sigarette tradizionali o elettroniche.

I risultati dello studio

L'indagine epidemiologica è stata coordinata dal Centro di Ricerca sulla Sanità Pubblica (CESP) dell’Università Bicocca di Milano in stretta collaborazione con alcuni esperti del CoEHAR, Centro di Eccellenza Internazionale per la Ricerca sulla Riduzione del danno da fumo. I risultati, pubblicati su Pubmed, hanno mostrato l’associazione tra lo stato di fumatore e le variazioni degli anticorpi, ossia le immunoglobuline G e IgG prodotte dal vaccino contro Sars-Cov-2. Lo studio è stato condotto su 162 operatori sanitari che, su base volontaria, si sono sottoposti a test sierologici mensili per valute l’andamento del livello di anticorpi nei sei mesi successivi alla vaccinazione con il vaccino a mRNA della Pfizer. Un terzo gruppo di partecipanti fumava regolarmente nel periodo in esame: tra questi, a 60 giorni dalla vaccinazione, si è riscontrata una diminuzione del livello degli anticorpi più rapida rispetto ai non fumatori.

"Il fumo indebolisce le immunoglobuline"

Come sappiamo, i vaccini sono l'unica arma di protezione contro il Covid ma ogni "risposta immunologica è influenzata dai diversi fattori", tra i quali "una precedente infezione da Sars-CoV-2, ma anche i nostri comportamenti e stili di vita", spiega Pietro Ferrara, medico epidemiologo del CESP di Bicocca, al CoEHAR. "Abbiamo bisogno di ulteriori conferme dalla ricerca, ma questo studio suggerisce che il fumo contribuisce a indebolire la risposta delle immunoglobuline e con possibili implicazioni sull’efficacia stessa della vaccinazione. E questo può riguardare anche gli altri vaccini oltre a quelli anti-Covid-19", aggiunge.

Per esaminare la risposta anticorpale al vaccino, i volontari sono stati sottoposti a test sierologici periodici per valutare il livello degli anticorpi e come cambiano nel tempo. I risultati sono stati analizzati in funzione di età, sesso e precedente infezione da Covid-19. Successivamente, i ricercatori si sono chiesti se il fumo avesse potuto giocare un ruolo nel tipo e nella durata della risposta anticorpale, analizzando i dati mensili degli anticorpi. Le analisi sierologiche hanno dimostrato che il loro livello inizia a diminuire già dal secondo mese dopo la vaccinazione in maniera molto più rapida dei fumatori.

"Relazione da non sottovalutare"

Il Prof. Riccardo Polosa, fondatore del CoEHAR, guarda alle implicazioni dirette ai fumatori sottolineando come la ricerca scientifica, soprattutto in questo particolare periodo storico, "stia facendo sforzi enormi per trovare le risposte più efficaci per combattere il Covid-19, ma non possiamo dimenticare che ci sono tantissime altre malattie che portano alla morte". Purtroppo, le malattie collegate al fumo sono tra queste. "I nostri ricercatori stanno valutando quanto il fumo incida sulla progressione del Covid-19 e sull’impatto che Sars-Cov-2 ha sui soggetti fumatori: è evidente che si tratta di una relazione significativa che non possiamo sottovalutare", aggiunge.

Questa ricerca si colloca in un progetto di ricerca più ampio VASCO (Monitoraggio della risposta al Vaccino Anti-SARS-CoV-2/COVID-19 in operatori sanitari) e coordinato dal Cesp dell’Università Bicocca diretto dal Prof. Lorenzo Mantovani. L’obiettivo è stato quello di valutare la risposta al vaccino Pfizer in un campione generale di oltre 400 soggetti, confermando sicurezza ed efficacia della vaccinazione anti-Covid.

Per confermare e rafforzare la scoperta tra fumo e anticorpi, gli studiosi sono attualmente impegnati a condurre una revisione della letteratura disponibile sulla risposta ai vaccini contro il Covid-19: i ricercatori sono convinti che i risultati saranno indispensabili per aumentare la conoscenza sui meccanismi di risposta alla vaccinazione Covid-19 e sensibilizzare i fumatori a smettere.

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