I limiti del Trapianto di Capelli sono ormai conosciuti. Copre i problemi estetici causati dalla Calvizie, il più delle volte per un tempo relativamente breve. Ma, se è eseguito fine a se stesso, la storia insegna che non è una soluzione definitiva e completa.
Oggi la ricerca ha indicato la strada per ottenere risultati di valore, naturali e duraturi. In molti casi consente di evitare il Trapianto di Capelli, per chi invece ne ha già eseguito uno o più di uno, offre la possibilità di evitare l’ennesimo Trapianto, di migliorare l’estetica dei passati interventi e di raggiungere il massimo risultato clinico autologo.
Parliamo del Protocollo di Medicina Rigenerativa Inclusiva, l’approccio moderno e non chirurgico che permette di agire in modo completo. Spegne lo stato infiammatorio cronico dei follicoli, vero problema che alimenta la Calvizie e riduce i risultati di un Trapianto, e induce alla massima Rigenerazione Follicolare autologa che molto spesso rende superflua la chirurgia stessa.
Il Trapianto di Capelli è soluzione alla Calvizie? A questa domanda dobbiamo dare una risposta chiara: "Dipende, se è eseguito senza delle vere basi di salute di tutto l’ambiente follicolare, è come voler costruire una casa senza delle fondamenta stabili".
Data la complessità della Calvizie di ogni singolo paziente, se non si agisce in modo moderno e inclusivo, il Trapianto di Capelli non potrà mantenere risultati duraturi e densi che il paziente ha ottenuto dopo l'intervento. Quella del Trapianto di Capelli è uno dei più grandi “detto e non detto” della Medicina estetica moderna. Ritenuto fino a pochi anni fa come “la cura della Calvizie”, in realtà è “solo” un modo di coprire il problema estetico causato dalla Calvizie senza mirare alle reali cause della perdita di capelli. A testimonianza di questo, le tantissime persone che ripetono l’intervento più volte o che si ritrovano a distanza di tempo con risultati poco armonici e per nulla naturali.
L’approccio chirurgico in sé non è sbagliato o criticabile, anzi è davvero un’ottima soluzione, a patto che venga eseguito su una vera base di salute di cute e follicoli, solo dopo aver bloccato al massimo l’invecchiamento cellulare precoce dei follicoli, liberato l’ambiente follicolare dall’infiammazione e affrontate tutte le cause e concause che generano la Calvizie in ogni paziente. In caso contrario gli ottimi risultati ottenuti con un Trapianto non hanno dimostrato prospettive di lungo corso. Cercare di rimediare solo l’effetto estetico della Calvizie, non è un approccio completo e moderno. La Calvizie non è un semplice inestetismo, è una vera patologia multifattoriale.
“Il problema, semmai, è stato quello di spacciare il Trapianto di Capelli come cura efficace e permanente alla Calvizie. E’ una comunicazione completamente alterata e porta fuori strada il paziente. Oggi nessun professionista serio potrebbe sostenere questa tesi”.
Oggi è ormai di pubblico dominio il fatto che il Trapianto di Capelli non basta e non risolve la Calvizie. Sebbene ancora molto gettonato, in modo errato, come primo approccio da chi soffre di perdita di capelli, se eseguito fine a se stesso, non può dare nel medio/lungo periodo, risultati densi e duraturi.
Al contrario il più delle volte i risultati finali sono approssimativi, di "camuffamento" del diradamento e solitamente non hanno la naturalezza e la credibilità che dovrebbero avere.
Proprio la perdita di questi risultati spinge il paziente ad altri interventi. Fattone uno, poi si comincia una lunga serie di ritocchi e ripetizioni, senza peraltro raggiungere veri risultati completi e naturali.
“Il nuovo Protocollo Terapeutico Inclusivo, di cui si è molto discusso nell’ultimo congresso internazionale di Dubai di Medicina Rigenerativa applicata al contrasto alla Calvizie, consente di affrontare il problema nel modo corretto e più performante”.
Il Protocollo di Medicina Rigenerativa Inclusiva non è un approccio sbrigativo e semplicistico, del tutto superficiale, ma il più valido e completo supporto per coloro che vogliano affrontare la propria Calvizie in modo totalitario, evitare il primo o l’ennesimo Trapianto di Capelli, ma anche migliorare l’estetica complessiva dei passati Trapianti.
Di fatto le potenzialità rigenerative e l’estrema personalizzazione terapeuutica, riescono ad essere utili anche per chi invece abbia già fatto uno o più Autotrapianti, andandone a potenziare l’estetica e prolungandone la vita.
Intervista al Dott. Mauro Conti
Oggi approfondiremo questo tema con il Dott. Mauro Conti, Direttore Scientifico di HairClinic Bio Medical Group.
Dott. Conti, a quanto pare il Trapianto di Capelli non risolve i problemi di fondo della Calvizie, ma qual è il motivo?
Essenzialmente il motivo sta dentro di noi, mi riferisco all’infiammazione silente, acuto o cronica dei tessuti. Anche nei casi di perdita dei capelli l’infiammazione è considerata la “madre” di tutte le forme di Calvizie.
In questo caso ovviamente il tessuto è quello del cuoio capelluto dei soggetti che hanno questa particolare predisposizione genetica, ma anche una comune proteina pro-infiammatoria prodotta dal nostro organismo e presente in gran quantità in tutti coloro che soffrono dei vari tipi di Calvizie.
Si chiama Prostaglandina D2, è ritenuta da scienziati di tutto il mondo, la causa più importante della Calvizie, precursore di tutte le forme di Alopecia. Questa fortissima azione infiammatoria agisce direttamente sui follicoli nativi e su tutto l’ambiente follicolare, ma anche sui follicoli trapiantati che, seppur più protetti da una delle cause dell’Alopecia non sono protetti dall’azione tossica della Prostaglandina D2.
“A differenza del Diidrotestosterone (DHT), altro grande imputato quando si parla di Alopecia e Alopecia Androgenetica, la Prostaglandina D2 non si può “arginare” con i farmaci anti-androgeni. Gli effetti della Prostaglandina D2 sui follicoli, sono molto simili a quelli causati dal DHT e insieme contribuiscono alla progressiva atrofia del bulbo capillare".
Ciò spiegherebbe, per esempio, il perché in alcuni soggetti si continua ad avere un deperimento organico dei follicoli piliferi nonostante livelli di DHT nella norma o perfino terapie anti-androgene in corso. L’azione della PGD2 è responsabile della, tutto sommato “breve durata” dei risultati primari di un comune Trapianto di Capelli se non supportato in modo adeguato.
E’ proprio qui che interviene la Medicina Rigenerativa Inclusiva. Solo un’azione Terapeutica Multidisciplinare, che tiene conto dell’unicità della Calvizie di ogni paziente, può creare le condizioni per rendere il Trapianto di Capelli perfettamente integrato al parco follicolare attivo e con risultati finali naturali e duraturi.
Ma anche promuovere le condizioni per evitare la perdita di una parte considerevole dei capelli trapiantati, l’evoluzione della patologia e lo shock-loss. E’ la strategia d’azione più completa e di supporto che, in molti casi, come nel diradamento, può evitare l’esecuzione di un Trapianto.
Dott. Conti, il Trapianto di Capelli ha senso eseguirlo?
Certamente sì, il Trapianto di Capelli deve essere visto per i pregi che ha e soprattutto funziona laddove non si trascurino fattori che molto spesso vengono sottovalutati. Se ad un anno circa dall’esecuzione del Trapianto di Capelli, chiedessimo un feedback ai pazienti, a parte qualche sfortunata eccezione tutte le persone, direbbero: “Sì, il Trapianto di Capelli funziona.”
Ma cosa succede di norma entro l’anno successivo al Trapianto o poco più? L’infiammazione cronica, che continua a lavorare sottocute, ricomincia a presentare il conto non saldato dal paziente. Ed è in quel momento che, statisticamente, quella convinzione cede il posto ad un dubbio che poi diventa certezza nei mesi a seguire. “Sto ricominciando a perdere i capelli!”
Ovviamente, come si diceva prima, oggi conosciamo bene il motivo di questo mancato risultato nel tempo. Inoltre sappiamo che il gesto tecnico del Trapianto può essere anche il più sopraffino, ma senza un adeguato supporto non si potranno avere risultati clinicamente apprezzabili, stabili e duraturi.
“È proprio l’obiettivo di un risultato clinico stabile e duraturo che ha dato la spinta per lo sviluppo di un modo innovativo di cura avanzata della Calvizie. Non dobbiamo limitarci a nascondere il problema coprendolo con capelli trapiantati, è necessario agire in modo inclusivo e oggi si può!”
Semmai vogliamo, anzi esigiamo un Approccio Inclusivo Multidisciplinare che affronti la Caduta di Capelli e le sue cause in modo totale, avvolgente e personalizzato. Solo un contrasto su più piani alle molteplici componenti del problema Calvizie può portare al miglior risultato clinico e al massimo risultato estetico autologo.
Dott. Conti, è dunque essenziale che un Protocollo di Medicina Rigenerativa Inclusiva e Antinfiammatoria supporti sempre un Trapianto di Capelli?
Sì, senza dubbio. Anzi direi che è il presupposto fondamentale per poter abbattere quel dannoso processo infiammatorio cronico, che è la vera e propria “bestia nera” di tutti i capelli, sia quelli nativi che quelli trapiantati appunto. Inoltre, l’intensità dell’infiammazione dipende anche da altri attori, come precise Interleuchine.
Voglio riassumere velocemente perché il Trapianto da solo non può risolvere la Calvizie:
- solitamente apre le danze il DHT con il suo potere tossico capace di danneggiare la normale fisiologia del follicolo pilifero.
- la situazione infiammatoria cronica è sempre associata ed è mediata da alcune cause e concause, dalla Prostaglandina D2, da alcune Interleuchine, insieme creano un danno silente e progressivo ai follicoli e all’ambiente follicolare.
- l’evoluzione della Calvizie è un altro punto focale. E’ dovuta ad una moltitudine di cause e concause personali che rendono la patologica unica e diversa dalle altre. Può essere lenta o veloce, ma sicuramente non si blocca con il Trapianto.
Se non si applica una visione più ampia, completa e moderna di cosa sia la Calvizie e di come agire su di essa, il Trapianto di Capelli non potrà essere risolutivo.
Il risultato di tutte queste problematiche, è una subdola e incessante degenerazione dei follicoli che porta alla progressiva miniaturizzazione del capello ed in ultima analisi all’atrofia del follicolo pilifero.
E’ una condizione di non ritorno ed è evidente che anche il capello trapiantato se si ritrova ad essere nuovamente aggredito da queste dinamiche, ha una vita difficile e molte vuole breve.
Ma, Dott. Conti, il Trapianto di Capelli come è visto oggi da chi soffre di Calvizie?
Forse proprio a causa della presa di coscienza che il Trapianto da solo è insufficiente a risolvere il problema, negli ultimi anni il paziente medio cerca di evitare il Trapianto di Capelli.
È evidente che la conoscenza generale delle cause che stanno alla base della Calvizie è oggi maggiore. Inoltre abbiamo uno storico pluridecennale di cosa il Trapianto di Capelli riesce a fare e soprattutto di cosa non riesce a risolvere. Ciò pone il potenziale paziente nelle condizioni di comprendere che la via della Medicina Rigenerativa Inclusiva è quella più promettente.
Sanno già che rivolgendosi ad HairClinic prima che la situazione della propria Calvizie diventi troppo avanzata, ci sono ottime possibilità di arrestare l’evolutività della Calvizie ed in ultima analisi di evitare il Trapianto di Capelli.
Per il paziente dunque noi non siamo una delle tante alternative classiche, che spaziano dal palliativo cosmetico anticaduta, all’invasività di un trapianto “a termine”. Il Protocollo Inclusivo bSBS è la via più corretta e innovativa per fronteggiare la propria Calvizie, in modo completo e personalizzato, senza inutili perdite di tempo, senza chirurgia, senza effetti collaterali e in modo completamente indolore.
“Tra i pazienti che vogliono evitare, come abbiamo detto prima, il Trapianto di Capelli, non dobbiamo dimenticare le moltissime persone che non vogliono assolutamente effettuarne un altro. Anche questo è uno scenario molto comune e che merita tutta la nostra attenzione”.
Non è infrequente la specifica richiesta da parte di pazienti “pluritrapiantati”, di risolvere il loro problema senza passare ancora una volta dalla chirurgia. Magari sono soggetti che negli ultimi sei o otto anni hanno subito fino a tre o addirittura cinque trapianti di capelli. Una media davvero ragguardevole che prova l’inconsistenza di un Autotrapianto non supportato da un Protocollo Inclusivo di cura avanzata.
In alcuni casi troppo compromessi non è più possibile intervenire ulteriormente, in altri è imperativo farlo in modo completo e rapido. Su questi pazienti, avendo ancora la possibilità di migliorare la loro situazione generale, il Protocollo di Medicina Rigenerativa Inclusiva Multidisciplinare bSBS permette di promuovere la massima rigenerazione cellulare autologa, bloccare l’invecchiamento cellulare precoce e dunque il ripristino delle migliori condizioni cliniche dell’ambiente follicolare.
“In linea di principio il ricorso al bSBS dovrebbe essere sempre precedente al Trapianto di Capelli, come atto preparatorio o proprio per evitare la chirurgica, vedi nei casi di diradamento classici dell’Alopecia Androgenetica.”
Sui follicoli nativi e ricettivi li benefici sono molteplici, favorire la massima crescita di capelli più sani e spessi, armonizzare e rendere più naturali i risultati dei passati Trapianti di Capelli e come abbiamo anticipato, in molti casi e in base alla risposta soggettiva, si può evitare un ulteriore intervento.
Dunque ripetere il Trapianto Capelli è un errore?
Certamente è un errore se fatto con la stessa strategia incompleta, in quanto non abbiamo fatto altro che coprire più e più volte i danni di un problema che non abbiamo mai risolto.
Solo negli ultimi anni abbiamo la possibilità di sfruttare i benefici di una moderna Terapia inclusiva Multidisciplinare di Medicina Rigenerativa e quindi oggi più che mai è completamente sbagliato ripetere un Trapianto Capelli con la stessa logica di venti o trent’anni fa.
Se per costruire un palazzo gettare delle fondamenta stabili è un requisito fondamentale per evitare disastri, chi soffre di Calvizie deve poter creare delle vere basi di salute di cute e follicoli. Senza questa premessa, un Trapianto di Capelli, per quanto eseguito a regola d’arte, prima o poi… crollerà. La Terapia Inclusiva bSBS contro la Calvizie agisce su diversi piani per mezzo di diverse tecnologie specifiche per ogni tipologia infiammatoria.
Usando un’altra metafora possiamo considerare i moderni Protocolli personalizzati eseguiti in HairClinic come dei veri e propri “estintori” contro l’infiammazione cronica. Una volta “spenta” quest’ultima, vengono a crearsi i migliori presupposti di un risultato naturale, stabile e duraturo.
Dott. Conti, può descriverci come agisce il Protocollo Inclusivo bSBS?
La Terapia Inclusiva bSBS si compone di 5 fasi eseguite contestualmente nel giorno della Sessione. Ogni fase ha uno specifico obiettivo e target di contrasto alle varie leve negative che agiscono sull’evoluzione della propria Calvizie alimentandone lo sviluppo.
La Fase 1 di Analisi Avanzata si dissocia totalmente da un classico esame del capello. Si esegue lo stesso giorno della Sessione Terapeutica e vede diverse indagini come l’Analisi Genomica, Epigenomica, Morfologica Digitale e l’analisi del Profilo della Membrana Cellulare. Insieme consentono un accurato profilo diagnostico del Paziente in base al quale UniqueStudio, uno speciale algoritmo in grado di creare un percorso terapeutico personalizzato sul paziente.
Grazie a questo moderno approccio diagnostico è possibile impostare le tecnologie delle successive fasi proprio sull’unicità della Calvizie di ogni paziente. Il livello di personalizzazione è tale da rendere impossibile la messa a punto di due terapie uguali tra Pazienti.
Con le fasi successive, concentrate in una sola Sessione terapeutica di 2 ore e 30 minuti circa, il Protocollo bSBS sfrutta con più di 16 tecnologie avanzate di Medicina Rigenerativa, affronta l’Alopecia a 360 gradi e favorisce il ripristino del funzionamento fisiologico e naturale dei follicoli capillari.
- Fase2 - Ricostruzione dell’Ambiente Follicolare per mezzo delle Cellule Staminali Riparative, e grazie all’utilizzo della Matrice ExtraCellulare del paziente stesso;
- Fase3 - Una potente Azione Antinfiammatoria, fase fondamentale nella cura della Calvizie, che sfrutta 4 differenti tecnologie in base al tipo di infiammazione da trattare;
- Fase4 - Azione Nutritiva Paracrina: consente un immediato apporto nutritivo ai follicoli capillari. Inoltre grazie all’effetto retard delle tecnologie usate consente una distribuzione nel lungo periodo dei principi attivi essenziali al corretto sviluppo dei capelli;
- Fase5 - Azione Tricogenetica. Grazie all’attivazione dei fibroblasti, cellule fondamentali per la nascita e lo sviluppo dei follicoli capillari, si ottiene un vero e proprio avvio della rigenerazione cellulare.
Una successiva Fase Auxologica Follicolare sarà in grado si mettere apunto il miglior folllow-up personalizzato sull’unicità del Paziente.
Il Protocollo non chirurgico di Medicina Rigenerativa bSBS va oltre il classico Trapianto di Capelli.
Il Protocollo Inclusivo bSBS esprime il massimo potenziale nei casi di diradamento localizzato o diffuso e nei casi di assottigliamento dei capelli. È bene ricordare che questi casi non sono idonei al Trapianto di Capelli. Nell’Alopecia Androgenetica promuove l’inversione del processo di degenerazione follicolare e favorisce l’arresto dell’invecchiamento cellulare e della caduta precoce dei capelli.
Questa inversione del processo degenerativo di fatto riporta i capelli ad uno stato di salute ottimale ed un’aumentata densità percepita. Il parco follicolare attivo dunque va incontro ad una importante rigenerazione cellulare favorendo la massima ricrescita autologa nei follicoli ricettivi e non atrofizzati. Questa situazione riguarda oltre il 93% di Pazienti trattati in HairClinic. “Il Protocollo Inclusivo è in assenza totale di contro indicazioni, non c’è alcun post Sessione e la ripresa alla vita lavorativa e sportiva è immediata.”
D’altro canto, in tutti quei casi in cui l’evoluzione della Calvizie è un po più avanzata o nei soggetti che hanno già fatto un
Trapianto di Capelli o più di uno, il Protocollo di Medicina Rigenerativa Inclusiva bSBS, crea le vere condizioni cliniche in grado di promuovere risultati più completi, naturali e duraturi.(A cura del Dott Marcello La Monica)
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