Tumore del polmone: associazione nivolumab-chemioterapia aumenta sopravvivenza

I risultati positivi consolidano il miglioramento di efficacia osservato nei trattamenti a base di nivolumab in quattro studi clinici di Fase 3 nei tumori in stadio precoce tra cui il cancro del polmone

Tumore del polmone: associazione nivolumab-chemioterapia aumenta sopravvivenza

Un miglioramento significativo e clinicamente importante. È questo il risultato dello studio di Fase 3 CheckMate-816 annunciato da Bristol Myers Squibb relativo alla dimostrazione del miglioramento della sopravvivenza libera da malattia (EFS) nei pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule (NSCLC). Ricordiamo che il tumore del polmone è la principale causa di morte per tumore a livello globale.

I risultati dello studio

In un’analisi ad interim prestabilita, nivolumab più chemioterapia ha mostrato un miglioramento statisticamente significativo e clinicamente importante della sopravvivenza libera da malattia, rispetto alla sola chemioterapia, quando somministrato prima della chirurgia. Nivolumab è un inibitore del checkpoint immunitario PD-1, che è stato progettato per potenziare il sistema immunitario al fine di ristabilire la risposta immunitaria anti-tumorale

Ebbene, questa associazione ha precedentemente mostrato un miglioramento significativo della risposta patologica completa (pCR), un altro endpoint primario dello studio. Il profilo di sicurezza di nivolumab più chemioterapia era coerente con gli studi riportati in precedenza nel tumore del polmone non a piccole cellule.

L'importanza è notevole, visto che CheckMate-816 è il primo studio di Fase 3 basato su un’associazione immunoterapica a dimostrare il miglioramento della sopravvivenza libera da malattia e risposta patologica completa nel setting neoadiuvante del tumore del polmone non a piccole cellule. I risultati positivi consolidano il miglioramento di efficacia osservato nei trattamenti a base di nivolumab in quattro studi clinici di Fase 3 nei tumori in stadio precoce tra cui il cancro del polmone, della vescica, dell’esofago/giunzione gastroesofagea e il melanoma.

"Dati rivoluzionari"

Quelli annunciato da Bristol Myers Squibb possono essere considerati dati rivoluzionari. "I dati positivi di sopravvivenza libera da malattia osservati con nivolumab neoadiuvante più chemioterapia sono rivoluzionari e possono avere implicazioni importanti nel trattamento del tumore del polmone non a piccole cellule resecabile", ha dichiarato Nicolas Girard, M.D., Ph.D., professore di medicina respiratoria alla Paris Saclay University e responsabile del Thorax Institute Curie Montsouris di Parigi.

"L’associazione di nivolumab e chemioterapia ha mostrato inizialmente un miglioramento statisticamente significativo nel tasso di risposta patologica completa, senza conseguenze sui risultati della chirurgia, e ora ha

prolungato il tempo in cui i pazienti vivono liberi da progressione di malattia, recidiva o morte", ha aggiunto Abderrahim Oukessou, M.D., vice president, thoracic cancers development lead, Bristol Myers Squibb.

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