La Samp pagherà 200mila euro per il nuovo Ferraris

Fumata bianca nell’incontro tra Tursi e società: il 13 partono i lavori

(...) per i bambini che scelgono il basket piuttosto che il calcio. Vai a spiegare invece al Coni che la manutenzione del Luigi Ferraris è diventato, per Tursi, ormai insostenibile e che l’unico modo per uscirne è costruire un secondo stadio da dare in gestione a Genoa o Sampdoria. Si parla del 2012, anno dei probabili Europei in Italia. Nel frattempo l’assessorato allo Sport avrebbe anche trovato una soluzione che permetterebbe di salvare la situazione in attesa di tempi migliori. Si tratta dell’ormai famosa società a cui verrebbero concessi in dotazione Marassi e tutti gli impianti presenti a Genova, il Ferraris, appunto, lo stadio Carlini, i complessi polisportivi del Lago Figoi, della Sciorba e di Villa Gentile, i più importanti. In realtà, per una volta, il problema minore è proprio quello di Marassi: all’interno della società confluirebbero gli affitti che annualmente sborsano i rossoblucerchiati e ogni intervento di manutenzione potrebbe essere pagato grazie all’introito del canone di locazione, senza passare attraverso delibere e vertici (come quello di ieri tra la Sampdoria e il sindaco per la rizollatura del prato). Il problema, invece, è quello degli altri impianti della città, cioè il restante 99 per cento. In questo caso a lanciare l’allarme è stato proprio il consiglio provinciale del Coni di Genova che due giorni fa ha votato all’unanimità un documento che chiede a Tursi una pausa di riflessione sulla costituzione della Spa a cui sarà affidata la gestione delle cittadelle dello sport. In realtà a spaventare il Coni è soprattutto una futura privatizzazione, che se potrebbe essere utile per le due società calcistiche della città, porterebbe una serie di problemi alle altre attività sportive: «Fino a pochi anni fa - spiega il presidente del Coni di Genova Carlo Antonio Nicali - certe componenti politiche dicevano che la proprietà era un furto. Oggi siamo passati ad un appoggio totale di tutto quello che è privato. Crediamo che sia giusto trovare una via di mezzo, soprattutto per lo sport dilettantistico. Adesso il Comune vuole privatizzare gli impianti con la costituzione della nuova spa. Ci era stato promesso un confronto con il Coni che non è mai avvenuto ed è inutile negare che se da una parte la privatizzazione porta ad una serie di vantaggi economici per il Comune, dall’altra l’effetto collaterale sarà sui cittadini con aumenti vertiginosi dei costi per chi fa sport».
Che il Comune sia sulla via del risparmio sembra chiaro. L’ultimo intervento sulla rizollatura del Ferraris, ormai impraticabile, sarà finanziato dalla Sampdoria che spenderà 200 mila euro per tentare di rimettere a nuovo lo spelacchiato manto erboso. L'intesa tra le parti, facile visto che la Samp ha deciso di pagare gran parte dei costi, è stata raggiunta ieri nel corso dell’ incontro tra i rappresentanti del Comune e della società di Riccardo Garrone.
A Palazzo Tursi sono giunti l'amministratore delegato Beppe Marotta e il segretario Umberto Marino, accolti da Pericu e dall'assessore allo sport Giorgio Guerello: «Sull'argomento e nella prospettiva di raggiungere un accordo dello stesso tenore, il Comune si riserva di incontrare prossimamente anche i vertici della società Genoa Football and Cricket Club». Come dire, se paga anche il Genoa tanto meglio.
Ieri intanto Guerello ha incontrato i tecnici dell’Aster per pianificare i nuovi lavori al terreno, che a dicembre era stato rimesso a nuovo, ma solo per un quarto della sua superficie complessiva: «Non ha retto - spiega Guerello - per il gelo inatteso». Un problema difficilmente risolvibile, visto che ormai la terra è scomparsa dal sottosuolo per lasciare posto alla sabbia e quindi entro giugno si cercherà un’intesa tra Tursi e le due società per rifare completamente Marassi.

Poi c’è il problema dell’erba: «Le zolle, nelle serre del Nord, sono difficili da trovare - spiega Guerello - soprattutto in questo periodo dell’anno». Se fossero dello stesso verde del prato già esistente sarebbe già un passo avanti per i lavori che dovrebbero cominciare il 13 febbraio.

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