Caso Boccia, Sangiuliano si dimette: "Devo stare vicino a mia moglie"

Il ministro Sangiuliano ha consegnato una lettera di dimissioni irrevocabili a Giorgia Meloni: "Grazie per avermi difeso e sostenuto. Il lavoro non può essere macchiato dal gossip"

Caso Boccia, Sangiuliano si dimette: "Devo stare vicino a mia moglie"
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Gennaro Sangiuliano si è dimesso. Con una lettera inviata al presidente del Consiglio, il ministro della Cultura ha presentato "dimissioni irrevocabili". Il ministro ha spiegato che "il lavoro non può essere macchiato dal gossip". Si legge, nell'intestazione: "Caro presidente, cara Giorgia, dopo aver a lungo meditato, in giornate dolorose e cariche di odio nei miei confronti da parte di un certo sistema politico mediatico, ho deciso di rassegnare in termini irrevocabili le mie dimissioni da Ministro della Cultura". Il Quirinale fa sapere di aver accettato le dimissioni e su proposta del Presidente del Consiglio, è stato nominato ministro della Cultura, Alessandro Giuli. La cerimonia del giuramento del nuovo Ministro avrà luogo questa sera al Quirinale alle ore 19.

L'ormai ex ministro, nella sua lettera, ringrazia il presidente del Consiglio "per avermi difeso con decisione, per aver già respinto una prima richiesta di dimissioni e per l'affetto che ancora una volta mi hai testimoniato. Ma ritengo necessario per le Istituzioni e per me stesso di rassegnare le dimissioni". Si dice consapevole di aver "toccato un nervo sensibile e di essermi attirato molte inimicizie avendo scelto di rivedere il sistema dei contributi al cinema ricercando più efficienza e meno sprechi. Questo lavoro non può essere macchiato e soprattutto fermato da questioni di gossip". A questo punto, si legge ancora, "è in gioco la mia onorabilità e giudico importante poter agire per dimostrare la mia assoluta trasparenza e correttezza, senza coinvolgere il governo".

In un passaggio successivo, il ministro ha annunciato che andrà "fino in fondo per verificare se alla vicenda abbiano concorso interessi diversi e agirò contro chi ha pubblicato fake news in questi giorni". E poi, spiega, "ho bisogno di tranquillità personale, di stare accanto a mia moglie che amo, ma soprattutto di avere le mani libere per agire in tutte le sedi legali contro chi mi ha procurato questo danno, a cominciare da un imminente esposto alla Procura della Repubblica, che intendo presentare". Il ministro ha poi dichiarato all'Adnkronos: "Ho ricevuto le telefonate di tutti i ministri che mi hanno espresso la loro solidarietà e amicizia". Ma, aggiunge, "Mi ha colpito molto il toccante messaggio di Tomaso Montanari". Nel pomeriggio è+ arrivata anche la telefonata di Giuseppe Conte per esprimere solidarietà umana.

A seguito delle dimissioni, Giorgia Meloni ha ringraziato "sinceramente Gennaro Sangiuliano, una persona capace e un uomo onesto, per lo straordinario lavoro svolto finora, che finora ha permesso al Governo italiano di conseguire importanti risultati di rilancio e valorizzazione del grande patrimonio culturale italiano, anche fuori dai confini nazionali".

"Possono rivoltargli il cellulare, tanto non c'è nulla di compromettente", ha dichiarato il legale, che subito dopo l'incontro col ministro ha parlato di questioni solamente personali. Quest'oggi, il ministro si è detto "lieto di apprendere che la Corte dei conti stia valutando la possibilità di aprire un fascicolo sulla vicenda che mi riguarda. In tal modo avrò la possibilità di chiarire tutto e dimostrare che non sono stati spesi fondi pubblici né un euro del Ministero è stato utilizzato per viaggi e trasferimenti della signora Maria Rosaria Boccia". Sangiuliano ha replicato alle voci secondo le quali la Corte dei Conti del Lazio avrebbe intenzione di avviare un'istruttoria perché, spiegano alcune fonti "non è passata inosservata". I magistrati, coordinati dal procuratore regionale Paolo Luigi Rebecchi, potrebbero avviare un'istruttoria per valutare possibili violazioni di tipo contabile.

L'avvocato ha poi spiegato che "proprio oggi abbiamo esaminato dettagliatamente tutte le chat del ministro e non c'è niente oltre al fatto strettamente privato". Quindi, prosegue l'avvocato, "dai fatti che mi sono stati esposti c'è una strana sintonia tra il fatto che non le viene concessa questa nomina a cui lei aspirava e l'uscita di foto e quant'altro". Il legale non esclude nemmeno che sia un caso studiato: "Questo non lo sappiamo, dobbiamo verificarlo. Non escludiamo alcuna ipotesi".

Intanto il legale ha annunciato anche nelle prossime 48 ore verrà depositato un esposto: "Il ministro non ha nulla da temere dalle dichiarazioni di questa donna. Non c'è ragione per cui possa essere ricattato, non ci sono prove che sia stato ricattato, lo escludiamo senza dubbio".

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