A San Carlo una festa per «Lambe»

A San Carlo una festa per «Lambe»

Roberta Gallo

24 settembre: prima festa per il «Lambe». Si terrà domenica mattina a San Carlo di Cese, il primo torneo di calcio dedicato a Marco Lambertini, il ragazzo genovese, super tifoso genoano, colpito da infarto mentre era in vacanza con gli amici quest'estate in Ecuador. Proprio nella giornata in cui avrebbe compiuto i suoi primi quarant'anni, gli amici di Sestri Ponente, i suoi colleghi della fabbrica «Bellotti» e due squadre di ragazzi provenienti da Bergamo e La Morra (Cuneo), si affronteranno sul campo a sette in terra battuta delle alture di Pegli. In realtà questi incontri non sono una novità. Gli amici delle tre diverse regioni erano soliti farli già da tempo. E, il Lambe, con le sue «Superga», di un bianco impeccabile, aveva sempre partecipato. «Realizzando anche un bellissimo goal - come ricorda il suo amico fraterno Gianluca Musumeci - che lui diceva però di aver segnato... per sbaglio!». Quest'anno il Lambe, timido e riservato, non ci sarà. Unica persona con accento emiliano a Genova e contemporaneamente con accento genovese in Emilia, come lo ricordano i suoi amici. Quello che «i gatti non devono stare sul tavolo - ricorda Barbara Sgarzi - ma poi come fai a mandarli via quando ti si strusciano con la testa e si mettono a pancia in su?». Colui per il quale le ragazze erano «titte». E che «lavorare in trasferta? Non ci penso neanche! Lontano da Genova mai». «Quello che quando eravamo in Spagna - racconta Andrea Zambosco - e una tipa in discoteca gli ha chiesto se aveva del fumo ha risposto “c'ho solo le marlboro light”...».
Insomma, l'amico di sempre, quello delle mille avventure non c'è più. Mancherà la sua espressione tipica «Ussteria!» al passaggio di una bella ragazza o il «non va» quando era in piena imitazione delle trasmissioni sportive.
Ma i ragazzi non si rassegnano a questa assenza e in suo onore organizzano il primo torneo, che non vogliono assolutamente chiamare «memorial». Per tutti è una festa a sorpresa, dove sarà presente il papà di Marco, Giacomino, i genitori di altri amici storici, tutta la compagnia del «bar dei campi», la «Ca'bianca» di Sestri Ponente e tanti genoani sfegatati come lui. Ma anche qualche «cugino» sampdoriano. Ognuno si batterà per conquistare la coppa in palio. «Sarò io ad alzarla - ha già promesso con molto orgoglio Andrea Grattarola, capo reparto storico di Marco Lambertini alla “Bellotti”».
Per lui, la mamma di uno dei suoi migliori amici, Gianni Mazza, ha cucito un bellissimo striscione, che è stato inaugurato sabato scorso durante la partita Genoa Rimini. Su sfondo rossoblu e un grifone giallo al centro, campeggia la scritta in bianco «Lambe con noi». Retto da due pali, così gli amici di gradinata Nord, potranno portarlo sempre con loro, ad ogni partita e anche in trasferta. Un simbolo che viene alzato verso il cielo ogni volta che la Nord si infiamma prima del calcio di inizio e quando viene segnato un goal. Abbonato da sempre al suo unico e grande amore, il Genoa, Lambe aveva lasciato una sorta di testamento. Che l'eventuale ricavato dalla vendita della sua tessera di gradinata Nord venisse dato in beneficenza. E così, Roberto Frixione, suo amico inseparabile ha deciso di metterlo in vendita all'asta on line su Ebay. Promettendo che il ricavato verrà triplicato o quadruplicato dagli amici e dato in beneficenza al Gaslini o a qualsiasi altro istituto a cui, il papà Giacomo Lambertini o la sorella Emanuela, decideranno di devolvere. Ad oggi se l'è aggiudicato Davide per 620 euro, che lo ha regalato all'amica Michela. Insieme sono andati a ritiralo, sotto al neo cucito striscione, davanti alla Gradinata Nord, sabato pomeriggio pre partita.
Ma le iniziative non si fermano qui.

L'intenzione, anche se non sono tutti concordi, è quella di dedicare a Marco un club genoano, perché il nome del «Lambe» rimanga eternamente legato alla sua squadra del cuore. Come la sua mitica sciarpa, che lo ha accompagnato nell'ultimo viaggio, gli tiene compagnia avvolgendo la piccola urna che conserva le sue ceneri al cimitero dei Pini Storti di Sestri Ponente.

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