Santoro dà i numeri contro Vespa e censura la telefonata del rivale

RomaPer quanto decano sia, Vespa non è direttore generale della Rai, quindi se chiama Annozero non gli passano Santoro. Lui ci ha provato, subito dopo aver sentito il suo collega sfottere i numeri del sito di Porta a porta rispetto a quelli di Annozero versione web (8mila contro 80mila, secondo Santoro). Bruno Vespa ha fatto il numero della redazione, ha chiesto di replicare in diretta alla di Santoro, ma gli hanno detto che non era possibile. «I dati che ha riferito su Porta a porta sono inesatti, se mi fate intervenire vi dò quelli giusti» ha provato a spiegare Vespa, senza successo. La replica ci sarà dopodomani direttamente a Porta a porta, e - si prevede - per le rime. Tra i due ci sono vecchie ruggini.
Santoro non perde occasione per tirargli addosso, Vespa ricambia con cordiale antipatia. Quando gli autori del programmone sui 150anni, condotto da Vespa e Baudo, hanno inserito la foto di Santoro tra i volti che hanno fatto grande l’informazione del servizio pubblico, l’inventore di Porta a porta ha perso le staffe. La frecciatina ad Annozero sulle 8mila visualizzazioni del sito di Porta a porta («gliene diamo 8mila per non farli deprimere troppo...») hanno dato sui nervi a Vespa perché quel sito è una versione beta, cioè ancora in fase sperimentale, ed è stato pubblicizzato solo una volta - da un mese che è online - nel talk show dell’ex direttore del Tg1. Dunque, che senso ha compararlo con concorrenti che sono in rete da anni? Questo forse avrebbe detto Vespa in diretta, nella telefonata che gli è stata negata. Nel frattempo, a quanto ci risulta, è stata richiesta all’azienda un’indicazione precisa dei contatti del sito, che dovrebbe essere piuttosto lontana rispetto alla quantificazione fatta da Santoro («dati fortemente inesatti» secondo Vespa).
L’effetto di deja vu è inevitabile, i due si pizzicano spesso. Quando il cda Rai ha deciso la sospensione dei programmi di approfondimento politico per la par condicio, Vespa ha indicato il responsabile in Santoro, «che è passato sulla par condicio con il garbo di Attila. Con accenti diversi, l’ha massacrata nell’arco dei decenni». Il conduttore di Annozero gli ha reso pan per focaccia, con la solita cordialità, definendo Vespa «il mio Gerovital», «mi sta facendo tornare ragazzino, quando andavamo a scuola c’era sempre quel compagno di classe un po’ birbantello che indicava l’altro come responsabile delle marachelle».
Altro round quando si definì - solo per poco - l’uscita milionaria di Santoro dalla Rai. Lì Vespa punse così: «Si conferma che per Michele essere perseguitato si è rivelato un ottimo investimento». Ovviamente Santoro rispose a tono nell’anteprima di Santoro, ma era solo una delle tante anteprime del duello continuo con Vespa. Ancora l’anno scorso, ancora uno scontro, quando Vespa spiega che Porta a porta rende in pubblicità «almeno quattro volte il pochissimo che costa». Santoro gli pubblica un Vaf sul suo sito: «Gli asini volano».

Vespa contro-replica e conferma, e aggiunge: «All’aeroporto di Milano mi ha affiancato un signore che non conoscevo dicendomi “Caro Vespa perché non comincia anche lei ad attaccare Berlusconi? Pensi a come miglior ebbe la sua vita. Guardi Santoro. Mai martire fu trattato meglio”. Parole sante». La lite continua.

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