Sassari - Non si placa l'emergenza incendi in Sardegna. Impiegate tutte le squadre dei comandi provinciali dei vigili del fuoco: attivati ben nove Canadair, due terzi della flotta antincendio dello Stato per spegnere i numerosi roghi alimentati dal vento di scirocco. Nel Sassarese un pastore di 58 anni, Mario Piu, ha perso la vita e un anziano è stato stroncato da un infarto mentre tentava di mettersi in salvo dalle fiamme. Una situazione drammatica, che "non si era mai vista da vent'anni a questa parte", ha detto il direttore generale dei vigili del fuoco dell'isola, Pippo Sergio Mistretta. "Non si può dire che la situazione sia completamente sotto controllo e ci aspettiamo una giornata forse peggiore".
Tragedia nel Sassarese Un uomo è morto e un altro risulta disperso in seguito ai vasti incendi divampati nelle campagne del Sassarese che sono state letteralmente devastate dalle fiamme. La vittima è un pastore di 58 anni, Mario Piu, di Pozzomaggiore: è stato sorpreso dalle fiamme a metà pomeriggio, mentre cercava di mettere in salvo il suo gregge. Una disperata, quanto inutile lotta contro il fuoco: il rogo ha ucciso il pastore e tutte le sue pecore. Situazione drammatica in tutto il Sassarese: il fuoco si è insinuato sino al centro abitato di Ittireddu, dove la maggior parte delle abitazioni è stata fatta sgombrare. Stessa sorte per diversi residenti di Ozieri e Nughedu San Nicolò.
Tutta la Sardegna in fiamme In Sardegna tutte le squadre dei comandi provinciali dei vigili del fuoco sono impiegate per far fronte all'emergenza: ben nove Canadair, due terzi della flotta antincendio dello Stato, sono al lavoro per spegnere i numerosi roghi che, alimentati dal vento di scirocco, stanno distruggendo decine di ettari di macchia mediterranea, bosco e sterpaglie. La situazione peggiore nell’Oristanese e in Gallura, dove sono state evacuate diverse abitazioni, stazzi e aziende agricole. Decine le persone che si sono recate al pronto soccorso di Olbia, compresi vigili del fuoco e volontari, rimasti intossicati dal fumo, ma nessuno è grave. Circolazione ferroviaria a singhiozzo sulla linea Oristano-Chilivani e Chilivani-Sassari, e traffico a tratti bloccato sulla statale 131, la principale via di collegamento tra il nord e il sud della Sardegna. I due vasti incendi che interessano da questa mattina la Planargia e i boschi di Monte Arci, nell’Oristanse, stanno mettendo a dura prova l’apparato regionale antincendi, coordinato dal Centro operativo di Fenosu, dove la situazione viene definita "catastrofica".
Istitituita l'unità di crisi È stata istituita l’unità di crisi, prevista in questi casi dalle procedure della Protezione civile, e si sta anche procedendo allo sgombero di case coloniche e aziende agricole. Situazione molto grave anche sul Monte Arci, dove un incendio partito dai monti di Pau si è rapidamente esteso e ora sta minacciando anche i boschi di Villaurbana. In Gallura case evacuate a Porto San Paolo, Budoni e San Teodoro, dove si sono vissuti momenti di panico tra residenti e turisti, alle prese non solo con il fumo denso ma anche con le elevate temperature che rendono il clima irrespirabile.
Evacuate le coste A Capo Pecora, in Sardegna, sono stati evacuati circa 120 bagnanti che a causa di un incendio sviluppato lungo la costa sono rimasti intrappolati in spiaggia. Stanno operando quattro motovedette della Guardia Costiera, un elicottero dell’esercito, due elicotteri del Corpo forestale e vari mezzi minori. A Loiri, un gruppo di persone ha abbandonato le proprie case per cercare riparo in un’antica chiesa. Roghi anche nell’Iglesiente, dove le fiamme hanno minacciato la colonia penale di Is Arenas, che è stata evacuata per precauzione; nel Sassarese (alla periferia di Alghero e nelle campagne di Giave, Ozieri, Bortigiadas); nelle campagne di Nuoro e nel Cagliaritano, a Fluminimaggiore, Decimoputzu e Siliqua.
Rimorchiatori evacuano bagnanti La Capitaneria di porto di Oristano e quella di Portovesme hanno chiesto alla compagnia marittima Moby l’invio di due mezzi di soccorso per assistere i turisti che sono stati sorpresi dall’incendio che è divampato nella costa occidentale della Sardegna tra Oristano e Porto Vesme, in località Scivu. Circa 200 persone, a seguito delle fiamme, sono costrette sulla spiaggia e non possono raggiungere l’entroterra se non via mare. Moby ha immediatamente inviato due rimorchiatori, il Pina Onorato che è partito da Oristano e il Portovesme che è salpato dall’omonimo porto.
Traghetti, partenze ritardate Ritardata di circa un’ora e mezza stasera la partenza delle navi passeggeri dai porti di Olbia, Porto Torres e Golfo Aranci, come conseguenza degli incendi . La richiesta era stata avanzati dal prefetto di Sassari e dal comandante provinciale dei carabinieri all’Autorità portuale per consentire ai turisti in partenza dal Nord Sardegna, rimasti bloccati a causa delle fiamme, di raggiungere per tempo i punti d’imbarco.
"Strategia dietro i roghi" "Sembra che ci sia una strategia dietro gli incendi", ha detto l’assessore della Difesa dell’Ambiente della Regione Sardegna, Giorgio Oppi, a margine dei lavori del Consiglio regionale in seduta per il ddl collegato alla Finanziaria.
"Non si capisce, infatti - ha aggiunto l’assessore - come è possibile che questi roghi siano partiti contestualmente. Quella di oggi era una giornata particolare - ha concluso Oppi - in cui si è parlato della commemorazione dei morti dell’incendio di Curraggia nel 1983".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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