Sbucciando cipolle in cerca del cuore delle donne

C’è la donna stufa del sesso, che è di tendenza, mentre vorrebbe più semplicemente «fare l’amore»; c’è poi quella iperattiva, costantemente alle prese con un «lui» che si manifesta solo via sms o via e-mail; e, in buona compagnia, ecco la ragazza attanagliata dalla solitudine e che finisce per esplodere con l’operatrice di un call center. Sono tutte Cipolle, questo il titolo dello spettacolo di Cristina Vignato al debutto martedì 29 al teatro Colosseo per la regia di Daniela Ariano, con Cristina Amma e Giulia Ricciardi. È la storia di tante tipologie femminili, ciascuna costretta a confrontarsi con un mondo in perenne trasformazione, che impone tempi sempre più ristretti. «Sono figure accomunate dalla solitudine - spiega Cristina Amma, vicentina, autrice oltre che interprete -. In realtà siamo di fronte a vari strati della stessa cipolla, che è ognuna di noi. Sono sempre stata colpita dall’idea del respiro, dell’affanno nella corsa: credo che respirare in maniera profonda sia un modo per depurarci, metterci in contatto con le nostre emozioni e spogliarci delle patine di superficie che via via accumuliamo. Il testo è nato in un periodo in cui respiravo, per così dire, a pieni polmoni. Dapprima per questo lavoro pensavo a un che di tragico, poi l’ironia ha prevalso». La Amma (che abbiamo visto nel ruolo della sorella del pontefice nel film per la televisione Papa Luciani, di Giorgio Capitani, e che vedremo nella pellicola di Massimo Spano La cattiva madre che si sta girando a Roma) si cala nel personaggio di Roberta, sola e pronta a prendersela con un’addetta di call center; di Cinzia, chattista anonima; infine di Veronica, ossessionata dal controllo. «Ci sono anche due personaggi neutri, A e B, che racchiudono un po’ tutti - aggiunge l’attrice - e nell’epilogo si ritroveranno con le protagoniste». «Io invece mi faccio in quattro, intendo ruoli - racconta la romana Ricciardi, nota al pubblico della trasmissione Zelig Off -. Gli strati di ognuna nascondono un’anima diversa da ciò che appare e che la società e il mondo ci portano a mostrare».

«Raccontiamo una cipolla sbucciata piano, uno strato dopo l’altro - così la regista - fino ad arrivare al cuore, perché il cuore delle donne è dentro a un pozzo e solo chi sa catturare la luna può trovarlo». Cipolle ambisce ad essere una commedia divertente e scanzonata che fa riflettere ridendo sulle grandi debolezze e le piccole fragilità delle donne».
Info: 06.7004932.

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