La testata che ha rotto il naso alla poliziotta l'ha sferrata venerdì pomeriggio e proprio a due passi dalla questura, nelle vicinanze dell'ospedale Fatebenefratelli. E proprio qualche attimo dopo essere stato fermato dagli investigatori della squadra mobile che lo avevano sorpreso in via dei Giardini mentre, insieme ad altri due complici, strappava un prezioso orologio dal polso di un ragazzo che camminava verso il centro con a fianco il padre. Questo marocchino minorenne, un minore non accompagnato, appartiene all'ultima generazione dei cosiddetti «scippatori di Rolex» che alla sezione antirapine della Mobile conoscono tanto bene. Ovvero ragazzini agilissimi, perlopiù di origine nordafricana (perlopiù sono franco- algerini) che si mettono nei dintorni degli alberghi di lusso e inseguono i clienti che vedono uscire, per poi fuggire a tutta velocità dopo il colpo. Ora il ragazzino in questione è finito al Beccaria, accusato di rapina aggravata in concorso e resistenza a pubblico ufficiale e denunciato per lesioni. L'agente, trasportata in ospedale per la frattura scomposta delle ossa nasali e del setto nasale, è stata dimessa con una prognosi di 15 giorni.
Torniamo a venerdì pomeriggio. Gli investigatori della Mobile, impegnati in uno dei consueti servizi antifurti in zona Quadrilatero, vedono tre giovanissimi nordafricani che all'improvviso iniziano a seguire due uomini, padre e figlio di origine montenegrina che, appena usciti da un notissimo hotel della zona, stanno passeggiando in via dei Giardini. Dopo alcune decine di metri, i tre si scambiano un cenno d'intesa ed entrano in azione: si avventano sul più anziano, gli bloccano le braccia e gli strappano dal polso un cronografo del valore di 20mila euro. Mentre l'uomo assalito si accascia a terra e inizia a gridare, i tre scappano in direzioni diverse e il ragazzino che ha appena messo a segno il furto, inseguito dal figlio trentenne del derubato, braccato tanto da vicino decide di buttare a terra l'orologio appena scippato, subito recuperato dal legittimo proprietario.
Il minorenne, inseguito a piedi dai poliziotti della Mobile, si infila di corsa in via dell'Annunciata e di colpo decelera, tornando a camminare normalmente per non attirare l'attenzione di un'altra pattuglia di agenti in bici dell'Ufficio prevenzione generale (Upg) che in quel momento stanno passando di lì. Quindi il ragazzino s'infila in un palazzo, ma viene comunque fermato, non prima di aver procurato un trauma distorsivo al dito di un agente sbattendogli il portone dello stabile su una mano.
Ma non è finita qui.
Al termine dei controlli sanitari che precedono il trasferimento al minorile Beccaria, il baby rapinatore prova nuovamente a scappare, riuscendo a divincolarsi per un attimo dalla presa dei poliziotti e a infilarsi in un edificio vicino al pronto soccorso del Fatebenefratelli. È in queste fasi concitate che il giovanissimo nordafricano rifila una testata in faccia a una poliziotta, rompendole il naso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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