Scommesse e lotterie l’on line ha fatto bingo: in arrivo 200 licenze

Il gioco on line amplia i suoi confini, in arrivo 200 nuove licenze. L’ufficialità è arrivata con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del decreto di attuazione delle norme stabilite dalla Legge Comunitaria 2008. Oggetto della concessione tutti i giochi pubblici: scommesse ippiche e sportive, concorsi pronostici, bingo, giochi d’abilità e tutti gli altri in fieri, logicamente in modalità on line. La partecipazione alla gara, che rilascerà licenze della durata di 9 anni, è aperta fino al 30 dicembre 2011 e le domande saranno esaminate nel rispetto dell'ordine cronologico di presentazione, fino alla concorrenza del numero di 200. Ampia la forbice dei costi: si passa dai 50mila euro per commercializzare solo bingo e lotterie ai 350mila euro che servono per raccogliere gioco su tutto il mercato. Al bando potranno partecipare tutti gli operatori che hanno sede in uno dei paesi comunitari, che vantano un fatturato non inferiore a 1,5 milioni di euro nel biennio precedente e non hanno posizioni debitorie con Aams. Fondamentale inoltre l’impegno a rispettare tutta una serie di obblighi per tutelare i consumatori e quindi limitare il più possibile manovre compulsive. Ne ricordiamo in particolare due: gli utenti potranno accedere ai siti di gioco solo se registrati sul sistema telematico di Aams; i concessionari dovranno adottare tutti gli strumenti necessari per consentire ai giocatori di limitare le puntate o di escludersi completamente. Inoltre gli operatori saranno tenuti a utilizzare esclusivamente il canale di commercializzazione prescelto.
Il mercato del gioco on line in Italia è in crescita costante, e per questo fa gola: nel 2010 ha prodotto una raccolta di 4,8 miliardi con un incremento del 28% rispetto ai 3,7 miliardi dell’anno precedente. In assoluto vale l’8% di tutto il comparto dei giochi. A fare la parte del leone sono i giochi d’abilità con 3,1 miliardi, pari al 65,2% del movimento complessivo. Nel mese di gennaio s’è registrato un leggero incremento (1,6%). Ma è prevista una crescita ben più importante con l’avvio del poker cash e dei cosiddetti casinò virtuali. A sua volta lo Stato ritiene di incassare 28 milioni dal gioco on line secondo la stima inserita nella relazione tecnica del Governo che accompagna la legge comunitaria. Di questi 28 milioni, 7 milioni dovrebbero provenire dall’arrivo dei nuovi concessionari e 21 dall’emersione del gioco illegale. A questo proposito il ministero dell’Economia ritiene che «il gioco irregolare o illegale, riguarda movimenti finanziari per circa 2 miliardi di euro».


In relazione alla pubblicazione dei regolamenti attuativi della Legge Comunitaria 2008 e alle indicazioni in vigore con la Legge di Stabilità, il Sicon organizza domani mattina a Roma (presso l’hotel NH di Corso Italia) un convegno cui farà seguito l’assemblea ordinaria aperta ai soci.

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