Quando tutto sembrava fatto, l'accordo è saltato. Dissapori, forti dissapori e divergenze sulle cifre dell'affare hanno impedito che ieri il direttore tecnico dell'Inter Marco Branca ed Enrico Preziosi si stringessero la mano per l'approdo in nerazzurro di Abdoulay Konko. «Non c'è l'intesa, adesso vedremo il da farsi, stiamo ragionando su tutta la vicenda» ha commentato lapidario nel tardo pomeriggio il presidente Enrico Preziosi lasciando intravedere scenari diversi da quelli previsti appena ieri mattina.
E sì perché la soluzione Inter per il giocatore marsigliese sembrava quella che andasse bene a tutti: al calciatore che sognava di rimanere in Italia e disputare la Champions, al Genoa che confidava di ottenere 9 milioni di euro da reinvestire e ovviamente ai nerazzurri che portavano a casa un calciatore in grado di giocare in più ruoli, assimilato a quelli cresciuti in Italia come richiesto dalle liste Uefa.
Secondo indiscrezioni Branca avrebbe cambiato le carte in tavola a suo tempo fissate quando ancora sulla panchina nerazzurra c'era Mancini che aveva chiesto esplicitamente Konko. Sarebbero state cambiate le cifre e il direttore nerazzurro si sarebbe limitato ad offrire 4,5 milioni di euro per la metà, cosa che ha fatto andare (...)
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