Screening, via a sperimentazione per la tessera sanitaria a punti

I 2500 cittadini di Pavia che faranno il test per il tumore al colon riceveranno dei premi

Screening, via a sperimentazione per la tessera sanitaria a punti
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«Tu ti fai lo screening contro il tumore del colon retto e noi ti premiamo». Parte da Pavia il percorso che potrebbe trasformare in realtà la formula della tessera sanitaria «a punti» amica della prevenzione, lanciata dall'assessore al Welfare Guido Bertolaso nei mesi scorsi. Obiettivo: «Vivere il più a lungo possibile in salute e abbattere i costi della spesa del sistema sanitario nazionale che un giorno non saranno più sostenibili».

Un progetto sul quale gli uffici dell'assessorato al Welfare stanno lavorando da mesi e che muove i primi passi con uno studio pilota avviato dall'Ats pavese, nell'ambito del Programma di azione regionale di incentivazione della promozione della salute (Pari) di Regione Lombardia. Lo studio pilota, si spiega nell'avviso di manifestazione d'interesse, coinvolgerà «un campione casuale di 2.500 cittadini preventivamente individuato da Ats di Pavia, nell'ambito della popolazione target, coincidente con la popolazione bersaglio per lo screening del colon retto (uomini e donne di età compresa tra i 50 e i 74 anni) residente nel territorio.

Si vuole così testare l'efficacia di incentivi premiali per favorire una maggiore adesione allo screening del colon retto, cioè i«dell'apparato digerente che è uno dei tumori peggiori perchè difficile da individuare in anticipo e quando viene diagnosticato è spesso troppo tardi, causando anni di via crucis devastanti per se stessi e per la famiglia» spiega l'assessore.

Ats Pavia ha, quindi, lanciato un bando per la ricerca di un fornitore di una piattaforma tecnologica dedicata (le aziende interessate potranno consultare la manifestazione d'interesse disponibile sul sito dell'agenzia) «che permetta di registrare tutti quelli che vorranno fare lo screening, catalogarli e poi trovare anche un sistema di premialità attraverso una serie di regali» che possono essere alimenti sani, incentivi nell'ambito sportivo, quindi la possibilità di aderire a palestre, fare attività ed esercitazioni sportive, una serie di altre attività che migliorano la qualità della vita». E ancora, elenca l'assesssore «incentivi di carattere culturale: biglietti per il teatro, per le mostre, libri». Un'idea che verrà adotattata dalla medicina nazionale - sostiene l'assessore - per incentivare appunto la prevenzione. «Se il test dovesse funzionare lo estenderemo a tutti gli screening preventivi allargando anche la gamma dei premi» annuncia l'assessore.

In Italia l'adesione ai programmi di screening per il tumore del colon

retto resta ancora insufficiente, secondo i dati disponibili: solo un italiano su tre partecipa ai controlli, ricorda la Regione, dato che evidenzia la necessità di nuove strategie per incentivare comportamenti salutari.

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