Se l’assessore se ne va in giro con i cittadini

(...) laureato in Giurisprudenza e studente in corso a Scienze politiche, nonché dipendente del ministero della Giustizia con la qualifica di cancelliere e pure socio di Emergency. Fino ad oggi, infatti, le segnalazioni arrivavano sì, al Comune, magari direttamente al sindaco o più genericamente agli uffici. Ma la macchina burocratica, si sa, s’impantana nei mille rivoli delle competenze, e succede che un provvedimento, anche se riconosciuto valido e necessario, aspetti mesi o addirittura anni per essere deciso. Da oggi, invece - è la solenne promessa dell’assessore e del suo staff - cambia tutto: i cittadini mandano il messaggio per e.mail, il Comune risponde, mette insieme tre o quattro persone, al massimo sette o otto, che hanno scritto, e le invita a una passeggiata con l’assessore. Una volta alla settimana, per constatare il bisogno di sicurezza «sul campo» e decidere come intervenire. «Siamo i primi in Italia a provare a dare una risposta certa e sollecita alle esigenze di sicurezza dei cittadini». Insinuo: una risposta in chiave anti-Lega, che della sicurezza ha fatto un cavallo di battaglia? L’accostamento, in fondo, a Scidone non dispiace: «L’importante è fare qualcosa di concreto. La gente capisce».
Resta il fatto di essere veramente all’altezza del compito: mica si può promettere e non mantenere. Scidone annulla il rischio: «Abbiamo riflettuto a lungo. Ce la faremo». Benedetta gioventù! L’importante, per i genovesi, sarà avanzare richieste coerenti. In ogni caso, gli uffici dell’assessorato non butteranno niente nel cestino: «Se non sarà di competenza nostra - aggiunge Scidone - smisteremo comunque l’appello agli altri settori comunali. Il resto, ce lo prenderemo in carico».

E non ci saranno da sistemare in città solo specchi anti-brutti ceffi: l’idea è quella, ad esempio, di «risolvere il problema delle buche che mettono a rischio l’incolumità di pedoni e motociclisti, eliminare situazioni di degrado per la mancanza di illuminazione stradale o gli accumuli di siringhe in luoghi frequentati da tossicodipendenti». Il tutto, con una dotazione iniziale di 500mila euro. Se funziona, saranno ben spesi. Meglio essere prudenti con l’ottimismo. Ma guai a sparare sul pianista-Scidone prima che abbia iniziato il concerto.

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