Per il semaforo «spara-multe» 3 avvisi di garanzia

Quindicimila multe in pochi mesi e circa 3 milioni di euro finiti nelle casse del Municipio. Un tesoretto che a spese degli automobilisti, ha finito con l'arricchire anche la società che gestiva il Photored di Cornaredo. Adesso la Magistratura bussa alle porte del Comune, indagando alcuni dipendenti che si sarebbero occupati di affidare l'appalto alla ditta che aveva posizionato due telecamere sulla Statale 11. È emerso nel corso dell'ultimo Consiglio Comunale, quando i consiglieri della minoranza, composta da An, Forza Italia e Lega, hanno chiesto al sindaco Pompilio Crivellone di relazionare su quanto stava accadendo. «Da quanto abbiamo potuto apprendere, a finire sotto la lente dei giudici sarebbero il comandante della Polizia locale, la segretaria comunale e chi si è occupato del contratto con la ditta delle telecamere, la stessa di Segrate – ha spiegato il consigliere di An, Dario Ceniti -; purtroppo il sindaco ancora una volta cerca di far muro su questa vicenda che nei mesi scorsi, sui media, ha gettato fango sul nostro comune». La Magistratura si è mossa a seguito di un esposto presentato dall'opposizione nell'ottobre scorso.

«Abbiamo denunciato che l'appalto per l'installazione delle telecamere era stato affidato senza delibera di giunta, senza gara e con l'escamotage che il servizio sarebbe costato al comune soltanto 6000 euro – ha proseguito Ceniti -. In realtà col trucchetto del semaforo killer da tre secondi, la società che l'aveva in gestione ha incassato oltre 400mila euro».

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