Serena Williams vince il suo decimo titolo in una prova del Grande Slam e riconquista la prima posizione della classifica mondiale. A Melbourne in una finale senza storia la campionessa americana ha battuto ieri la russa Dinara Safina per: 6-3, 6-0. Eccitatissima per la vittoria che la porta a due titoli dal record di Billie Jean King che ne ha conquistati 12 in carriera Serena ha dichiarato: «L'ho sempre detto, quando sono in forma divento molto dura da battere!».
A me rimane davvero poco da dire sulle sorelle Williams che si permettono di entrare ed uscire dal circuito, sommerse da mille impegni che vanno al di la del tennis, se non che sono davvero le più forti. A ventisette anni, Serena la più giovane, se ha voglia di giocare lascia poco spazio alle ambizioni delle avversarie! Ieri lo ha dimostrato impiegando soltanto 59 minuti per intascare la fantastica cifra di 2 milioni di dollari. E, dire che in questi Australian Open per aver la meglio su Fernando Verdasco Rafael Nadal si è ammazzato sul centrale intitolato a Rod Laver per la bellezza 5 ore e 15 minuti. A questo punto mi sento in dovere di rispondere alla domanda di un lettore che mi chiede se trovo giusto che le tenniste guadagnino quanto gli uomini!
Nel tentativo di difendere il gentile sesso posso ribattere che la legge la fa il mercato però devo ammettere che potendo scegliere non so quanti appassionati del nostro sport assisterebbero a una finale femminile di un Grande Slam o di qualunque altro torneo piuttosto che allo scontro che ci proporranno oggi Federer e Nadal. Troppo spesso tra le campionesse della racchetta si corre il rischio di trovarsi di fronte a dei «piccoli match». C'è anche un altro aspetto importante: l'assenza della bella Maria Sharapova con il suo divismo i suoi gridolini e tutto il suo charme! A una «Diva» che quasi tutte le tenniste considerano antipatica il pubblico perdona più facilmente la cattiva giornata. Serena Williams che nelle ultime stagioni ha disertato molti tornei ha dichiarato che questa primavera giocherà Roma Madrid e Parigi: «So di avere ancora molto tempo davanti a me. Ne parlo spesso con mia sorella». Poi ridendo ha concluso: «Io e lei vogliamo giocare per sempre!..» Per quanto mi riguarda posso solo augurare al tennis femminile di ritrovare nuove grandi rivalità simili a quelle di un tempo come quelle tra Billie Jean King e Margareth Court. Tra Chris Evert e Martina Navratilova.
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