Era il 1974 quando La casa nella prateria andò in onda per la prima volta, riscontrando sin da subito un grande successo di pubblico. Tratto dalla serie di libri dal titolo Little House, La casa nella prateria collezionò 9 stagioni (per un totale di 204 episodi), insieme ad alcuni lungometraggi che servivano ad arricchire il contesto della storia. La trama della serie ruota intorno alla famiglia Ingalls che vive in una fattoria sperduta in un piccolo paese del Minnesota di fine Ottocento. Sebbene abbia alcune caratteristiche delle ambientazioni western, La casa nella prateria si può facilmente identificare come un racconto di formazione, dal momento che al centro della narrazione c'è la vita e la quotidianità della famiglia Ingalls e dei loro vicini di casa. Proprio in questi giorni, come si legge su Weird, Netflix ha fatto sapere di essere al lavoro sul reboot della serie tv, scatenando reazioni diverse nel pubblico.
Se da una parte le nuove generazioni non conoscono la serie originale e quindi non sono particolarmente interessate, dall'altra c'è un pubblico piuttosto nutrito di appassionati che teme che il rifacimento della serie tv si trasformi in una fiera di buonismo. D'altra parte Netflix è nota per rendere "family friendly" qualsiasi contenuto, di modo che nessuno corra il rischio di offendersi, sottostimando sempre di più le capacità critiche e analitiche del pubblico. E tra coloro che hanno mostrato il proprio timore nei confronti del reboot de La casa nella prateria c'è la conduttrice conservatrice Megyn Kelly che, su X, ha scritto: "Se renderete woke La casa nella prateria farò sì che la mia unica missione sia quella di rovinare il vostro progetto." Alle sue parole hanno fatto eco quelle di molti fan dello show che hanno scritto come la serie "non ha bisogno di alcun reboot" o che "questa cosa mi fa infuriare. Ci faremo grosse risata su come cercheranno di renderlo woke. Mrs. Olsen finirà con l'essere trans."
Melissa Gilbert, che dal 1974 al 1983 ha interpretato il ruolo di Laura Ingalls, ha voluto prendere di petto la polemica nascente e, sul suo account Instagram, ha scritto: "Sembra che Megun abbia twittato (non sono su quella piattaforma), chiedendo a Netflix di non "wokizzare" il remake de La casa nella prateria. Uhm, guarda di nuovo l'originale. La tv non ha bisogno di essere più woke di quanto già non fossimo noi. Abbiamo trattato razzismo, dipendenza, i nativi, l'antisemitismo, la misoginia, lo stupro, l'abuso domestico e qualsiasi altro argomento "woke" a cui possiate pensare. Grazie mille.
" Evidentemente, però, il punto è proprio questo: dal momento che La casa nella prateria rappresentava già un racconto all'avanguardia, affrontando temi spinosi per la cultura dell'epoca, non c'è davvero necessità di cambiarlo o snaturarlo per andare di pari passo con le mode del momento.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.