
da Londra
Arriva, da domani 23 aprile su Disney Plus, la seconda stagione di Andor, la serie legata al mondo di Guerre Stellari che vede protagonista Diego Luna nei panni di Cassian Andor, l’eroe antieroe che era fra i protagonisti di Rogue One - A Star wars story, considerato uno dei più bei film della saga. Questa stagione, l’ultima della serie, arriverà a coprire i quattro anni che separano la fine della prima con gli inizi della storia raccontata nel film. Sono i passi di Andor verso il suo destino di artefice della ribellione contro l’impero. «Non vedevo l’ora di ritrovare Andor - ha detto Diego Luna in occasione della Star Wars Celebration che si tiene nel fine settimana di Pasqua a Tokyo - e ora lo devo già salutare. È doloroso ma mi sento fortunato ad averlo incontrato».
L’artefice dell’incontro è Tony Gilroy, sceneggiatore di Rogue One e di Andor. «La mia speranza per questa serie è che per i fan di Star Wars sia un arricchimento di una storia così bene radicata nella loro mente mentre chi non sa niente della saga, addirittura coloro ai quali Guerre Stellari non piace proprio ci vedano una storia con un messaggio. Non devi infatti sapere nulla della saga per guardare Andor e vederci un racconto di resistenza ai regimi, di ribellione, di gente ordinaria che agisce in una situazione straordinaria».
Una storia che, visti i tempi di guerra, sembra ambientata ai giorni nostri. «La cosa triste - spiega - è che i momenti di pace e prosperità nel nostro mondo sono piccoli intervalli fra momenti tragici, di conflitti e autoritarismi. Una costante alternanza di oppressione e ribellione ed è per questo che quello che raccontiamo è così attuale. Non ho scritto con i quotidiani accanto e non so predire il futuro ma ci sono centinaia di punti della storia del mondo in cui puoi andare e fare vedere Andor e che sembreranno tristemente attuali».
Un’altra dimostrazione insomma che la storia si ripete. «E io ho passato molto tempo della mia vita a leggere la storia, a impararla, mi interessa. Ho sempre letto molto di rivoluzioni, di movimenti politici, di ribellioni ai regimi autoritari e ho capito sin dal primo momento che Andor poteva essere la serie nella quale avrei potuto usare i miei personali studi, avrei potuto scrivere di Oliver Cromwell, Zapata, della rivoluzione russa, della resistenza francese. Tutto quello che ho imparato passando il mio tempo libero a studiare e che pensavo non avrei mai utilizzato nella mia professione di autore, ho capito che invece questa volta mi sarebbe stata utile».
Questo racconto finisce con la seconda stagione perché precede Rogue One. Un raggio d’azione molto ben delineato. È stato limitante avere una così precisa destinazione? «No al contrario, avere un finale, un sentiero da seguire e un calendario mi ha aiutato. Le limitazioni aumentano la creatività, senza questa strada da percorrere rischi di fare confusione e di andare fuori tema. Credo che il successo di questa serie tv sin dalla prima stagione sia dovuto al fatto che sapevamo dove volevamo andare a parare e come andarci. Lo faccio sempre».
Tony Gilroy ha una lunga esperienza e mostra le idee chiare anche parlando di Andor confermando di partire sempre dalla fine per scrivere le proprie storie. «Non riesco a immaginare un modo di lavorare diverso. Tutti i film che ho fatto, tutte le storie che ho raccontato hanno questa caratteristica. Ho iniziato a scriverle nel momento in cui ho capito come si sarebbe conclusa». Comunque ci sono alcuni personaggi di Rogue One che si sono visti nella prima stagione di Andor, altri che si vedranno in questa seconda, ma altri invece non compariranno.
Una libertà d’azione che ha creato qualche malumore: «Alcuni fan dopo aver visto la prima stazione se ne sono lamentati. Ho letto su internet delle polemiche e ci sono stati momenti, all’inizio del nostro racconto in cui abbiamo pensato di introdurre anche chi alla fine non ci sarà.
Certi nomi sono entrati nelle bozze iniziali ma quella strada non arrivava dove volevamo andare. E credo che il fatto che manchino renda ancora più interessante rivedere Rogue One e reinterpretare il film alla luce di questo prequel».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.