Servono 30 milioni per il Duomo del terzo millennio

Il Duomo è pronto all’ennesima sfida. Quella per il terzo millennio. Forse la più grande vissuta in oltre sei secoli di storia. Certamente decisiva per il suo futuro. Che è anche quello di Milano e dei milanesi, grazie a quel legame unico, indissolubile, profondo, tenero e tenace insieme, che unisce la cattedrale al suo popolo. Popolo di fedeli. Ma non solo. Popolo di pellegrini, di stranieri. Di giovani (sempre più numerosi), di gente comune mossa dalla passione, che porta la Madonnina nel cuore. Da sempre. È sulla scia di questo sacro nodo, non necessariamente o non soltanto di natura religiosa, che la Veneranda Fabbrica lancia questa nuova sfida. Un vero e proprio piano strategico per riaffermare la centralità del Duomo, coinvolgendo il maggior numero di persone possibile, a cominciare dalle istituzioni, dalle imprese per arrivare ai singoli cittadini. Obiettivo: raccogliere 30 milioni di euro nell’arco di quattro anni, per «allineare» il simbolo di Milano nel mondo con i grandi appuntamenti in calendario nel prossimo quadriennio: la Giornata Mondiale della famiglia nel 2012, la ricorrenza dell’editto di Costantino nel 2013, infine l’Expo nel 2015. Sono stati il presidente della Veneranda, il professor Angelo Caloia (riconfermato due giorni fa alla guida della Fabbrica per il prossimo triennio dal rinnovato Consiglio di amministrazione), Mons. Luigi Manganini, arciprete del Duomo, insieme con Paola Vismara, docente di Storia della Chiesa all’Università Statale di Milano, entrambi membri del Cda, a scendere direttamente in campo per rilanciare la partita. E lo fanno senza giri di parole, si potrebbe dire «alla milanese», ben consapevoli che parlando chiaro si punta dritto alla mente e al cuore della gente. Anche perchè, la Veneranda Fabbrica, la sfida del terzo millennio la vuole vincere. Con e per la città, con e per i milanesi.
«Abbiamo coinvolto le istituzioni sia locali che nazionali - ha esordito Caloia -. Recentemente è stato sottoscritto un accordo di programma che finanzierà in parte il primo stralcio dei lavori relativi alla guglia maggiore e al nuovo museo. Gli interventi sono tanti e molto costosi. Serve un forte scatto in avanti. Per questo abbiamo ripensato le nostre strategie e predisposto un programma di eventi, in cattedrale e sulle terrazze e una folta serie di iniziative per raccogliere fondi». Poi, un messaggio diretto: «Vorremmo che i nostri interlocutori diventassero gli imprenditori che hanno saputo gestire al meglio le loro aziende anche in un momento di particolare difficoltà economica e, più in generale, il sistema delle imprese lombarde, ma anche italiane ed europee. In una parola: imprenditori in grado di valorizzare il nome della loro azienda legandolo a quello della Veneranda Fabbrica del Duomo». Chi ha orecchie per intendere, intenda.
Con VivilDuomo» si comincia il 12 aprile (ore 19.30), con il primo dei concerti «fuori orario»: in programma la Messa di Requiem di Giuseppe Verdi (biglietti in vendita da domani presso il DuomoPoint di via Arcivescovado 1 e su www.ticketone.it). Si prosegue il 9 maggio, con una speciale Giornata per l’Europa; quindi il 15 luglio, con un evento straordinario sulle terrazze per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.

Poi le grandi opere: una mostra-cantiere tutt’attorno alla cattedrale, lungo un corridoio di cristallo con la storia del Duomo; il museo completamente rinnovato, arricchito di nuovi tesori e supportato dalle tecnologie più avanzate; infine il grande ascensore panoramico. Senza contare le visite guidate per gruppi di tutte le età, che stanno vertiginosamente aumentando in questi ultimissimi anni. Per tutte le informazioni: www.duomomilano.it.

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