Si abbassa il sipario, tutti a cena I vip tra Palazzo Reale e Baretto

Dopo l’aperitivo al Gerry’s si finisce anche al Don Carlos e al Bolognese. Tutto esaurito ma non negli alberghi

Paola Bulbarelli

La più istituzionale sarà senz’altro quella a Palazzo Reale. La più divertente pare quella al Baretto. Dopo la rincorsa al vestito più bello e appariscente, dopo la ricerca sfrenata ai gioielli più brillanti, tocca alla cena. Bisogna a tutti i costi che la serata della prima si concluda alla grande e diventi quell’evento da raccontare ai nipotini. Già, perchè non si può uscire dal teatro più bello del mondo addobbato per la speciale occasione con 12 mila rose color avorio, e andare a letto. Allora ecco che per le cene del dopo Idomeneo si scatena la fantasia dei locali ma soprattutto di chi li prenota. E si inizia addirittura con l’aperitivo pre Scala organizzato al Gerry’s il nuovo locale dell’ hotel Milan di via Manzoni con tanjto di quartetto d’archi. Dopo le tre ore e dieci dell’opera in più di seicento si dirigeranno verso la sala delle Cariatidi, vestita a festa con tende di fili di nylon alte 12 metri illuminate da luci azzurro mare, dove Gabriele Albertini e Stephane Lissner, padroni di casa, accoglieranno il Presidente della Repubblica, i vari ministri che interverranno e tutte le più alte cariche istituzionali della Regione e della città. Hanno inoltre accettato l’invito del primo cittadino e del sovrintendente, Claudia Buccellati che indosserà un capo vintage di Coco Chanel degli anni Quaranta avuto attraverso Bettina Rheims, Giovanni e Donatella Bozzetti, Daniela Javarone accompagnata da Raffaello Tonon, Sergio e Gabriella Dompè. Tutto sarà senza dubbio perfetto. Dalle tavole bianche immacolate con centrotavola di lilium in vasi d’oro al menu, curato da Gualtiero Marchesi che prevede un risotto mantecato alle erbe fini, porro e basilico fritto, filetto di bue farcito di fois gras e bordato di salsa al tartufo nero fino ai dolci terrina di cioccolato e lamponi e croccanti alle mandorle. Il tutto innaffiato da vini della cantina Bellavista di Franciacorta. Non si sa invece, cosa mangeranno al Baretto ma la compagnia è certa di divertirsi moltissimo. Alla cena, voluta dal direttore generale dalla Fondazione Mediolanum Simona Signoracci, parteciperanno Ennio Doris (se arriverà), Umberto e Marinella Di Capua, Alessandra De Marco, Benito e Wilma Benedini, Marcella Bella, Adriano Teso, Laura Morini. Poi, nei ristoranti più gettonati tipo Don Carlos e l’ormai notissimo Bolognese, non si trova più un posto da diversi giorni. Ma non è la stessa situazione che vivono gli alberghi più noti di Milano che grazie alla prima della Scala facevano regolarmente registrare il tutto esaurito. Purtroppo sembra quasi che questa edizione, sempre tanto attesa in tutto il mondo, abbia perso il suo fascino, la sua alure. Meno prenotazioni, meno stranieri, meno lavoro.

Come mai la voglia di partecipare a una serata unica qual è la prima, si sta dissolvendo nel nulla? C’è chi dice con un certo rammarico, che due importantissime ristrutturazioni quali la Scala e la Fiera, costate cifre iperboliche, per ora non danno i frutti sperati. «Ci contavamo molto, speriamo per il futuro», dice Daniela Bertazzoni dell’Hotel Milan. Alla quale sorge un dubbio spontaneo: «Sarà forse perchè non c’è Muti?».

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