Si allarga la protesta per il Santa Lucia: «Non smantellatelo»

Cresce l’allarme per il Santa Lucia. Ieri i genitori dei ragazzi del minibasket della Fondazione, 17 volte campione d’Italia, hanno protestato contro il decreto regionale che trasformerebbe questo gioiello di alta specializzazione in semplice casa di cura, causando il licenziamento di 241 lavoratori. Un coro, che si è unito alla voce dei sindacalisti della Uil Fpl.
«La delibera 56 del commissario Marrazzo rischia di far perdere il posto a più di un terzo dei dipendenti - spiega Giovanni Torluccio, segretario generale del sindacato -. Qualcuno spieghi alla Regione che né i tagli indiscriminati né la penalizzazione dei poli d’eccellenza aiuteranno a risollevare le sorti della sanità». Per la Uil Fpl il decreto regionale svilisce un servizio che negli anni si è contraddistinto come uno dei fiori all’occhiello del centro-sud. «Il deficit accumulato negli anni per malasanità - prosegue Torluccio - non può essere risanato a discapito dei cittadini bisognosi di assistenza specialistica, né tanto meno licenziando i lavoratori che garantiscono prestazioni eccellenti. Invece di tagliare, la Regione inizi a risanare il debito che ha maturato verso la struttura: 40 milioni di euro per il mancato pagamento delle prestazioni effettuate in regime di convenzione».
Sulla qualità del servizio offerto tutti sono d’accordo. A cominciare dai genitori della squadra di minibasket del Santa Lucia. «Questo decreto implicherà la perdita per milioni di pazienti motulesi o con gravi cerebrolesioni di essere assistiti adeguatamente - spiegano -. Anche la promozione dell’avvincente pratica della sport-terapia non esula dal demolente provvedimento, nonostante il gruppo sportivo agonistico partecipi a tutti i campionati italiani nelle diclipline del nuoto, tennis-tavolo e basket, per il quale vanta la squadra più titolata, con 8 Coppe Italia e 17 Campionati italiani. Lascia sgomenti l’eventualità che questa realtà possa scomparire».
Ma forse qualche spiraglio ancora c’è. Ieri il vicepresidente della Regione, Esterino Montino, ha fatto sapere di aver convocato per martedì il tavolo di confronto per risolvere il problema. «Vedo tanti attacchi del centrodestra ma qui siamo alle solite - dichiara - da una parte si invocano regole e scure, dall’altra parte, quando si sta all’interno di tali paletti, ci sono delle ripercussioni. E questo è quanto successo al Santa Lucia. Abbiamo aperto un confronto con il tavolo nazionale, che però non ci sta aiutando molto. Ci costringe, infatti, a stare dentro il meccanismo ordinario che però è commissariato, e non ha duttilità o margine di movimento. Non possiamo disporre, noi, a nostro piacimento delle finanze del fondo sanitario. Il rischio per il Santa Lucia è che se applichi le direttive c’è un differenziale di circa 15 milioni l’anno».

Drastico il senatore Domenico Gramazio, che chiede di rivedere completamente i criteri e le linee di fondo per la programmazione dei posti letto di alta riabilitazione: «È ora che gli errori fatti siano recuperati, anche per garantire l’occupazione dei dipendenti delle strutture accreditate».

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