Il simbolo Eni diventa un trofeo di auto e moto

Fasci di energia che partono dalla terra, diventano sei zampe, poi si irradiano per creare il corpo e si propagano infine nello spazio per trasformarsi in fuoco. La tradizione che cede il passo all'innovazione. Il mitico cane a sei zampe - storico logo disegnato per Eni da Luigi Broggini nel 1953 - che diventa protagonista di Moto Gp e Formula 1. Il merito è di Antonio Pio Saracino, giovane designer italiano, al quale l'azienda ha affidato il compito di disegnare i trofei per la tappa di Sachsenring (Germania) di Moto Gp e per quella di Budapest (Ungheria) del Campionato Mondiale Piloti di Formula 1. «Eni mi ha chiesto di rivisitare il tradizionale logo in chiave dinamica e contemporanea - racconta il designer -. Mi ha subito affascinato l'idea di reinterpretare i concetti di forza e velocità propri del cane a sei zampe nella celebrazione delle gesta di questi piloti». Domenica scorsa sono stati consegnati i primi 12 premi ai motociclisti. Il prossimo 30 luglio sarà la volta dei piloti impegnati sulle monoposto.

«Non ho interpretato il cane a sei zampe come animale - prosegue Saracino -, ma come linee geometriche. Le linee di forza che ritornano in tutti i miei lavori». Sei zampe, ovvero la sintesi fra le quattro ruote dell'auto e le due gambe del pilota che la guida.

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