Il sindacato di Polizia: "C'è allarme sicurezza Intervenga Piantedosi"

Borseggi in metro, via Cagni, Centrale e Cpr i fronti aperti. E gli agenti raccolgono firme

Il sindacato di Polizia: "C'è allarme sicurezza Intervenga Piantedosi"

Martedì gli agenti della Polizia ferroviaria hanno arrestato un cittadino algerino di 32 anni, clandestino sul territorio nazionale, per furto aggravato. I poliziotti, impegnati in un servizio antiborseggio nella Stazione Centrale, hanno notato il giovane nella Galleria delle carrozze aggirarsi con fare sospetto tra i viaggiatori. L'uomo, diretto al piano biglietteria della stazione, si è accodato ad una famiglia di turisti con al seguito numerosi bagagli, si è impossessato di uno, allontanandosi rapidamente dalla zona. I poliziotti, che hanno assistito all'intera scena, lo hanno bloccato e arrestato, restituendo il maltolto all'ignara vittima.

Questo è l'ultimo di una serie di episodi di microcriminalità che a volte, come successo il 6 marzo possono avere conseguenze molto gravi: un irregolare ubriaco e drogato, aveva aggredito tre donne per derubarle, ferendo con un coltello sei persone, di cui una gravemente. «Il tema della sicurezza della Stazione Centrale impone una riflessione e azioni mirate, ma soprattutto la volontà politica di affrontare il problema e trovare delle soluzioni» tuona Mauro Guaetta, segretario provinciale generale del Coisp.

Alle soglie della riorganizzazione del corpo di polizia prevista dall'Atto ordinativo unico sono diverse le domande sul tavolo del Questore che sarà chiamato entro luglio a rivedere l'organigramma di uffici e settori. A partire dalla Polmetro, il nucleo di 40 poliziotti che prestano servizio in metropolitana: Milano è l'unica città in Italia a godere di questo servizio, mentre Autostrade o Trenitalia pagano le indennità ai poliziotti che effettuano servizi speciali. «In metropolitana questi servizi andrebbero coperti dai vigili o dalle guardie giurate - spiega Guaetta -: se il nucleo venisse chiuso questi 40 agenti potrebbero formare una quindicina di pattuglie in più per strada». Se si decidesse di mantenerlo, invece sarebbe necessario che Atm investisse sul servizio, pagando più uomini. Sicuramente la sicurezza in metro va migliorata, a fronte anche del «caso» delle borseggiatrici.

Stesso discorso per l'ufficio immigrazione di via Cagni, per il Cpr di via Corelli e per l'ufficio passaporti. Da un lato servirebbe una riorganizzazione degli uffici - alcuni sono in sofferenza, altri hanno più uomini del necessario, dall'altro serve una presa di posizione politica sull'emergenza sicurezza in città, di cui fanno le spese gli agenti stessi e i cittadini. «Chiedo un intervento del Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi» l'appello.

Il Coisp organizzerà una raccolta firme tra i milanesi per fare sentire la voce della città - a dispetto di quello che continua a sostenere il sindaco Beppe Sala - così un'audizione in tutti i municipi per capire esattamente com'è la situazione.

«Basta politicizzare la

sicurezza, che non può essere nè di destra ma di sinistra, c'è un profondo disagio che va raccolto tra gli agenti perchè è evidente che alcuni settori della polizia sono in difficoltà e tra i cittadini» conclude Guaetta.

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