La sindrome da Compagnia

La sindrome da Compagnia

(...) Ci sono delle colpe degli uomini se sono «musoni», spilorci etc, etc ma da quando erano giovani ad oggi che hanno magari i capelli bianchi quali tipi di donne hanno incontrato?
Io posso dare una testimonianza diretta e cioè che già negli anni '60 le ragazze genovesi e liguri vivevano nel mito della «Compagnia» per cui se a me piaceva fare una passeggiata con una ragazza quest'ultima tirava fuori sempre la scusa della «Compagnia» e dei suoi riti che erano delle gran perdite di tempo perché se alla sera ci si ritrovava sulla spiaggia alle 21 ora con una chitarra ora con un «mangiadischi» (il mangianastri era ancora da venire) e poi bisognava aspettare tutti i componenti della «mitica Compagnia» ed arrivavano le 22; poi si doveva decidere dove andare e la scelta non era mai fatta in modo «democratico» e cioè a maggioranza ma dipendeva dalle due-tre ragazze più carine ma anche più smorfiose che volevano decidere per tutti e si arrivava alle 23 e poi allo scoccare delle 24 tutti dovevano rientrare a casa per cui eravamo stati in gruppo per un'ora dopo averne perse due!
Diverso il discorso con le ragazze lombarde che non si volevano vincolare in queste Compagnie perditempo ma già avevano un modo di fare più cittadino per cui si usciva due ragazze e due ragazzi e se dopo qualche giorno nasceva qualche simpatia ogni coppia per la sua strada indipendenti.
Vivevo da metà anni '70 a Milano, poi ho lavorato all'estero ed i contatti con Genova erano più rari; a fine anni '80 un vecchio amico, da poco separato dalla moglie, mi invitò ad andare un sabato sera a mangiar fuori e poi a ballare con la sua nuova Compagnia il cui punto d'incontro era piazza della Vittoria!
Ci andai una volta... rimasi a bocca aperta e non ci tornai più... ed inviatai una volta il mio amico a venire da me a Milano per fargli toccare con mano la differenza dei rapporti umani!
Ecco posso dire che quella Compagnia di piazza della Vittoria di fine anni '80... era il risultato di un modo di vivere da ragazzi vincolati alla «Compagnia» degli anni '60! E c'era la Compagnia del Bar XX, dei Bagni YY, della Piazza ZZ.... ma il concetto era sempre lo stesso... prima la Compagnia e poi... eventuali flirts!.
Noto che la Liguria è cambiata e vedo a volte sedute ad un tavolino tre ragazze o tre donne da sole che parlano di vacanze da sole... quasi i partners siano un dettaglio ed oggi vedo in Italia situazioni che vedevo qualche lustro fa od in Francia o negli Usa e poi mi chiedo: ammesso che i maschi genovesi abbiano l'occhio spento oggi... le donne non hanno oppure non hanno avuto alcuna influenza? E poi oggi occorre stare attenti a fare un complimento... con il rischio di ricevere una lettera di un avvocato con la richiesta di danni per «molestie sessuali!».
Mi spiace solo di avere qualche capello biondo-chiaro, ma quando andavamo a ballare al Saltincielo, alla Loggia, alla Mecca, all'Alicorn e chiedevamo ad una ragazza di venire a ballare...

non correvamo il rischio di essere accusati di molestie sessuali!
Ci rimanevo male se qualche ragazza in sala né bella né brutta mi rispondeva con un NO, mentre mi faceva piacere se qualche «nuovo arrivo» dalla pelle ancora chiara ma decisa a stare in spiaggia, accettava di fare due chiacchiere e magari un ballo oppure un invito a prendere un gelato la sera dopo.
Ma mai che accadesse con le ragazze «indigene», sempre con quelle «foreste»!

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