Il sipario si alza sul mistero: ed è subito boom

Suspense, intuito, emozioni e un pizzico d'ironia. I palcoscenici romani si tingono di giallo per venire incontro alle richieste del pubblico. Varie le proposte nei teatri capitolini. Caterina Costantini, Sandra Milo, Corinne Cléry, Eva Robin’s e Nadia Rinaldi sono con Beatrice Buffadini, Tiziana Sensi e Sara Greco le interpreti di 8 donne e un mistero diretto da Claudio Insegno, al Vittoria fino al 28 gennaio. «Il giallo che, fino a oggi, salvo eccezioni, non era ritenuto teatrale, è oggetto di una vera riscoperta - dice Insegno - perché è un linguaggio nuovo rispetto a commedia, musical e dramma, capace di tenere la platea con il fiato sospeso. Certo, non mancano le difficoltà: bisogna illustrare ogni passaggio con chiarezza, pur mantenendo il mistero». Ultima replica il 28 gennaio per Il laccio rosso di Edgar Wallace, all’Anfitrione con Patrizia Parisi e Sergio Ammirata, che ne è regista. La scena è ambientata in un castello, nel quale avvengono misteriosi delitti. Il noir vero e proprio lascia il posto alla commedia in una resa drammaturgica che esalta l’ironia.
Doppio debutto il 23 gennaio per due «indagini» insolite. L’Ambra Jovinelli, fino al 26, ospita la Compagnia di Anna Mastrangelo in Danzando s’indaga!, giallo coreografico per ragazzi: una sorta di caccia al tesoro tra brani letterari e balletti per scoprire cosa sia successo ai colori, scomparsi, lasciando il mondo in bianco e nero. Il 23 debutta il secondo titolo del Festival del Giallo Interattivo all’Agorà: fino all’11 febbraio, Murderparty porta in scena Il piede del diavolo, tratto da Arthur Conan Doyle, diretto da Antonello Lotronto e Silvana Rossomando. In un paese della Cornovaglia, una donna viene trovata morta riversa sul tavolo da gioco. A indagare sul delitto è il pubblico, che può interrogare i personaggi, in una gara di intuito, alla ricerca del colpevole. In palio, una bottiglia di vino a ricordo del caso risolto. Stesse regole per Il mistero va in scena, che chiude il festival, all’Agorà dal 13 marzo al primo aprile. Si brinda e si scambiano opinioni con gli attori davanti a un piatto di pasta, preparata nel teatro stesso, allo Stabile del Giallo, che, dal 26 gennaio all’11 marzo, propone Nella mia fine è il mio principio di Agatha Christie, per poi proseguire con una pièce, è proprio il caso di dirlo, «misteriosa» - titolo e date sono da definire - tratta da Conan Doyle, e chiudere la stagione con Gli insospettabili, noir reso celebre dall’interpretazione su grande schermo di Michael Caine e Laurence Olivier. «A teatro il giallo funziona - assicura il direttore artistico Raffaele Castria - la gente è stanca di testi psicologici, cerca azione, emozioni, una recitazione più moderna, cinematografica».


Narrazione ispirata alla grande letteratura per un giallo di cronaca: il 16 e 17 febbraio, Carlo Lucarelli è autore e interprete al teatro Colosseo di Pasolini, un mistero italiano con Isadora Angelici, Beatrice Renzi, Luca Serrani, Lucio Morelli, Nicola Negrini.

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