Skill games, bingo e Superenalotto in tre mesi 18 miliardi

Il gioco impazza nel nostro paese. Gli italiani, nel primo trimestre di quest’anno, hanno investito nei giochi (newslot, lotterie, scommesse, skill games, lotto, ecc.) quasi 18 miliardi di euro: vale a dire oltre 3 euro a testa al giorno, come e più d’una consumazione al bar. Se il trend dovesse trovare conferma nei prossimi mesi, la raccolta complessiva supererebbe la quota fatidica dei 70 miliardi con un incremento di oltre il 17% rispetto al 2010. Ma non si tratta di spesa, bensì d’investimento o comunque di rischio calcolato. Perché a fronte dei 18 miliardi giocati, ne sono ritornati 13,5 nelle tasche di chi ha tentato la sorte appellandosi alla fortuna o alla competenza. La perdita vera e propria è stata quindi pari a 4,5 miliardi da gennaio a marzo con una proiezione su base annua di 18 miliardi. Che sono tanti, ma non corrispondono neanche lontanamente a quanto giocato. In assoluto il pay-out, ovvero la percentuale della vincita sul giocato è pari al 74,8%. Il particolare non è trascurabile in quanto sfugge spesso a chi si avvicina a questo settore con superficialità.
In termini assoluti sono le NewSlot che regalano le maggiori vincite, all’incirca 5,8 miliardi sui 7,77 giocati. Da lotterie e videolottery ritornano cifre di poco inferiori ai 2 miliardi. Sopra il miliardo anche il lotto, di poco sotto questa quota le scommesse sportive. Chiudono la classifica gli skill games, il bingo, i giochi ippici e il SuperEnalotto che fa la parte del leone nei giochi numerici. Ma il SuperEnalotto, tra jackpot in palio e ripartenza, ha accantonato a fine marzo premi per oltre 45 milioni. La graduatoria cambia se ragioniamo in termini di percentuale. E allora il gioco più generoso, sensibilmente più generoso, è rappresentato dagli skill games che premiano la clientela con il 90,2% di quanto giocato. Vale a dire che oltre 9 euro su 10 tornano al mittente. Generose anche le videolottery con l’84,2% di pay-out. Al terzo posto i giochi a base sportiva, in primis con le scommesse (77,5%), seguiti da newslot (74,6%), lotterie (72,9%), giochi ippici (72,5%), bingo (70,8%). Ultimo il SuperEnalotto con un pay-out limitato al 40% in attesa della prossima vincita milionaria.
Vale la pena di sottolineare come, in questo trimestre, stiano mutando i gusti degli italiani nella scelta dei giochi. Lo spunto maggiore è legato al lotto che ha avuto un balzo del 45,6%. E il merito va in grandissima parte alla nuova formula del 10elotto che ha incontrato ampi consensi. Ok anche il comparto degli apparecchi (videolottery più delle newslot). Bene le lotterie che hanno incassato da gennaio a marzo quasi il 10% in più rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. L’innalzamento dei premi, dovuto alle agevolazioni fiscali, ha permesso al bingo di presentare un saldo lievemente positivo. In flessione gli skill games, penalizzati dal poker online, e le scommesse sportive. Il SuperEnalotto soffre il mancato traino di un jackpot da record.


Chi non perde mai è lo Stato. Le imposte fiscali hanno maturato oltre 2,35 miliardi, all’incirca il 5% in più del primo trimestre 2010 che s’era chiuso a 2,24 miliardi. Dalle newslot il gettito maggiore, pari a 926 milioni.

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