Un giro di sfruttamento di prostitute slovacche sordomute, tra i 17 e i 40 anni, con un volume di affari illeciti di oltre 40mila euro al mese, è stato sgominato dalla mobile di Verona. A gestire il tutto un connazionale, anch'esso sordomuto, nei cui confronti è stata eseguita una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale veronese, Paolo Scotto di Luzio. L'indagine, coordinata dal pm della Procura di Verona Labate, è durata diversi mesi e sono stati utilizzati, oltre ai tradizionali metodi investigativi, anche sistemi d'intercettazione telefonica, visto che si trattava di persone sordomute che comunicavano tra loro mediante una fitta rete di sms. L'arrestato è risultato gestore di alcuni esercizi pubblici e di un salone erotico a Bratislava.
Dallo scambio di sms, è emersa chiaramente la responsabilità dell'arrestato, che provvedeva ai bisogni delle donne, procurando cibo, preservativi, vestiti ed alloggi. Le donne abitavano in un campeggio nella zona veronese del Lago di Garda e consegnava all'aguzzino l'intera cifra guadagnata con orari estenuanti, anche di dodici ore continue di lavoro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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