"Basta trans e curvy". Playboy archivia la linea woke ed è pronto a tornare

A cinque anni dall’ultima edizione, riecco il magazine cartaceo per adulti: “Sarà un ritorno alle origini”

"Basta trans e curvy". Playboy archivia la linea woke ed è pronto a tornare
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Dopo tante voci, Playboy starebbe per tornare. A cinque anni di distanza dalla chiusura del magazine cartaceo, legata indissolubilmente alla crisi per il Covid ma non solo, la rivista per adulti potrebbe presto sbarcare nelle nostre edicole. Come riportato dal Daily Mail, il celebre marchio ha deciso di cancellare la linea woke assunta in passato per tornare alle origini: revocato il precedente divieto di nudità – mossa dettata dall’ascesa del #MeToo – e basta al politicamente corretto. In soldoni, stop all’inclusività esasperata, dai modelli trans alle indossatrici curvy.

La prima ragazza copertina è l’influencer Lori Harvey, mentre è la modella Gillian Nation a celebrare l’incoronazione di Playmate dell’anno per il 2025. Si tratterebbe di un netto cambio di passo rispetto alle ultime strategie messe in atto: un ritorno ai contenuti audaci, hot e soprattutto agli standard di bellezza tradizionali, senza dover per forza accontentare questa o quella minoranza.

Nel 2017, un mese dopo la morte del fondatore Hugh Hefner, Playboy presentò la sua prima Playmate transgender con la modella francese Ines Rau. Una decisione rivoluzionaria, considerando che per 64 anni erano state protagoniste le donne. “È la cosa giusta da fare, siamo in un momento in cui i ruoli di genere si stanno evolvendo” disse il figlio di Hefner, l’allora 26enne Cooper.

Quest’ultimo lasciò l’azienda nel 2019 e la rivista – diretta da due donne e un uomo omosessuale – prese una piega iper-progressista. "Oggi ci impegniamo per essere più inclusivi, ampliando e ridefinendo definizioni stanche e francamente sessiste di bellezza, eccitazione ed erotismo” annuncio il team woke. Il resto è storia, con l’addio alla nudità – marchio di fabbrica di Playboy – e con l’apertura a modelle prima mai considerate, come la cantante curvy Lizzo e la popstar non binaria Halsey. Addio anche al termine “conigliette”, sostituito con “ambasciatrici del marchio”.

Come facilmente prevedibile, la nuova linea fu un fiasco, tanto da

portare allo stop della pubblicazione della rivista cartacea con l’avvento del Covid. Ora, secondo il tabloid, un nuovo grande ritorno, con i riflettori puntati sulla componente osè. Con buona pace della cultura del risveglio.

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