Una domenica "pop" (ma c’è chi dice "tamarra") lungo la direttrice Roma-Napoli-Roccaraso. Tre regioni (Lazio, Campania, Abruzzo) alle prese con un dilemma nazional-coatto non da poco: invadere lo stadio Olimpico per il match clou di giornata o occupare le piste di sci elegantemente suggerite dalla parte-nopea, e parte-tictoker, Rita De Crescenzo?
La sfida è avvincente e corre sul filo di uno stile decisamente sgarrupato; due le prevendite contrapposte che non promettono certo brividi compostezza e civiltà: Calcio con biglietti «bagarinati» da 100 in su contro Gita «all inclusive a 30 euro». Difficile prevedere chi avrà la meglio tra i cori beceri allo stadio e i comportamenti incivili dei gitanti con gli scarponi ai piedi e le «mappatelle» negli zaini. Al momento il «derby del sole» è in netto vantaggio sul «derby della neve», ma gli influencer pro-Roccaraso colleghi della signora De Crescenzo stanno lavorando alacremente per colmare il gap. E mentre nella Capitale sono spuntate scritte che esaltano i tragici precedenti fra le opposte fazioni di ultrà (vedi la morte nel 2014 del tifoso napoletano Ciro Esposito), a Roccaraso e zone limitrofe, assistiamo alla calata in massa, oltre che dell’ennesima orda di turisti mobilitati via social, anche di un esercito di strani personaggi (politici prezzemolini, sindaci in totale confusione mentale, presidenti delle più improbabili associazioni, ecc.) tutti ansiosi di ritagliarsi il loro quarto d’ora di notorietà. Insomma, una domenica di ordinaria italianità tutt’altro che commendevole.
Ma c’è poco da fare gli
spiritosi sugli altri. Lo specchio non tradisce; e l’immagine riflessa non sempre è quella degli altri. Un po’ come quando ridiamo di Fantozzi, illudendoci che il rag. Ugo sia il nostro collega di scrivania. E invece siamo noi...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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