Il sogno di Sara sfuma nella finale dell’Avvenire

Il tennis giovanile ha nuovi orizzonti, il trofeo Avvenire, una classica internazionale under 16, registra i successi della ungherese Bukta e del bulgaro Kuzmanov e l'avvento di nuovi Paesi, mentre il grande sogno di Sara Eccel di vincere il trofeo dell'Avvenire è svanito nella finale sui campi del Tennis club Ambrosiano, sconfitta 6-4 7-5 dall'ungherese Agnes Bukta.
Alla quindicenne trentina, in allenamento alla scuola di Nicola Bruno, resta la soddisfazione di esser stata la migliore del tennis tricolore interpretando il ruolo della sorpresa oltre ogni aspettativa. All'inizio della stagione era 932 nella classifica europea di categoria, aveva le credenziali del titolo italiano under 14 ma affrontava un impegno ben superiore, alla vigilia superare il primo turno sarebbe stato già un buon risultato.
Sorpresa, che conferma come a un’età come la sua ogni torneo offre l'occasione del salto di qualità, i progressi sono rapidi e imprevedibili. Sara dai primi passi ha cominciato a correre e eliminando tre teste di serie, s'è presentata al derby di semifinale contro Francesca Parmigiano. In questa fase ha giocato il suo miglior tennis schiantandola 6-0 nel terzo set.
Nella finale Sara ha accusato certamente l'emozione, non aveva mai giocato di fronte a un pubblico numeroso, e l'ungherese Bukta poteva vantare una maggiore efficienza fisica. Ha retto bene il palleggio da fondo cedendo però punti importanti con errori gratuiti, paura o emozione, e ha pagato anche l'inferiorità nel servizio (ha commesso 8 doppi errori) nei momenti decisivi, sul 4 pari del primo set e sul 5-5 del secondo. Ha ritrovato un po' di speranza annullando 4 match-point prima di cedere alla nuova stellina del tennis ungherese (quasi assente da trent'anni, dai tempi di Taroczy e della Temesvari), uno sport che interpreta con maggiore fantasia e la precisione nei colpi a volo.
Segnali comunque positivi per il tennis giovanile italiano anche dal settore maschile. Andrea Dall'Asta, altro allievo di Nicola Bruno, era sceso dal quarto al 35° posto nella graduatoria europea, gli era stato previsto almeno un quarto di finale e il mantovano di Castiglione delle Stiviere ha rispettato il programma, sciupando però con alternanza di concentrazione contro il venezuelano Alvarez Llama la possibilità di centrare la semifinale. I colpi li ha, sorretti da buona condizione fisica, deve maturare nella condotta di gara.
Ha vinto uno dei favoriti, il bulgaro Dimitar Kuzmanov, nettamente superiore allo spagnolo Roberto Carballes nei colpi e nell'impostazione tattica che l'ha portato a chiudere 6-1 il primo set e portarsi 5-0 con tre match-points per chiudere dominando. Ma lo spagnolo forse per estrema scaramanzia, ha cambiato racchetta. Annullando le tre palle decisive e rimontando tre giochi. Il tennis bulgaro s'affaccia ai vertici giovanili a sorpresa, nel passato aveva avuto solo i gemelli Pampulov peraltro di livello mediocre.


Ieri infine è iniziato al tennis club Harbour di via Novara la Zenith cup, torneo challenger da 50 mila dollari di monte-premi, in gara gli italiani Volandri e Bracciali e l'immancabile rappresentanza sudamericana con Puerta, Massu, Zabaleta e Calleri.

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