La solidarietà a Ichino spacca il centrosinistra

Solidarietà a Pietro Ichino? Comunisti italiani e Rifondazione non firmano l’ordine del giorno presentato dal PdL per sostenere il giuslavorista attaccato dalle Br. E il segretario del Pd, Ezio Casati, attacca questa scelta politica presa nell’aula di Palazzo Isimbardi chiosandola come «l’insufficiente difesa del senatore Ichino». Va giù pesante Casati contro un pezzo della maggioranza della giunta della Provincia, mentre il presidente Filippo Penati commenta che «non ci possono essere se e ma, non si possono fare cioè dei distinguo».
Ma Rifondazione comunista «diffida» Penati e Casati dal continuare a lanciare l’accusa di «smarcamento»: «Diffidiamo il Pd dal continuare con questa vergognosa campagna contro Rifondazione che, in tutta la sua storia mai ha mancato di difendere tutte le persone di qualsiasi parte politica, culturale, religiosa sottoposte ad attacchi violenti». Conseguenza? «Diamo mandato ai nostri legali per verificare se ci sono gli estremi per una querela nel caso che questa campagna diffamatoria continuasse». Rifondazione annota che questa «campagna Pd serve solo a coprire la svolta a destra che vogliono perseguire in Provincia» dove a giugno si ritorna alle urne. E giusto per far capire il clima, ieri sera, Rifondazione ha pure richiesto in aula, dove si discute del bilancio, una smentita «vana» delle dichiarazioni fatte dal Pd. Il dibattito consiliare è poi saltato.

Commenta Bruno Dapei, capogruppo Fi: «Ci auguriamo che il presidente Penati voglia subito chiarire la posizione dell’amministrazione provinciale rispetto alla seconda forza politica della sua maggioranza e le Brigate Rosse».

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