I capolavori tornano a casa. La loro. Quella della cornice in cui furono creati e che ne rappresentava la prima necessità. È da questo impulso che nasce la raccolta messa assieme in questi ultimi anni dal Gruppo Banca Popolare di Vicenza che ha rintracciato nei mercati internazionale oltre un centinaio di opere di autori quali Bellini, Tintoretto, Tiepolo e Filippo Lippi, e che ora anche il pubblico romano può ammirare fino al 15 giugno nelle sale di palazzo Ruspoli. Si intitola «Capolavori che tornano» lesposizione curata da Fernando Rigon, lo studioso che ha selezionato i dipinti delle raccolte dellistituto di credito vicentino e della Cassa di Risparmio di Prato. Opere che, una decina di anni, sono diventate un unico straordinario patrimonio darte. La mostra prende lavvio dalla prima opera riportata in Italia dal progetto «Capolavori che tornano», cioè la Madonna col Bambino di Bartolomeo Montagna, assisa su un trono di marmi policromi, riccamente decorato, intenta a leggere un libro, mentre il Bambino accenna a una carezza sul volto materno. Realizzata a Vicenza a fine 400, la tavola, come le maggior parte delle opere esposte, «trae la sua importanza principale dal rapporto con il territorio», sottolinea Rigon, che cita anche il nucleo di pale devozionali recuperate da Cariprato, tra cui la magnifica Madonna di Filippo Lippi, nel cui universo figurativo quasi si identifica limmagine stessa del 400 toscano. Esposti anche lo straordinario Crocifisso di Giovanni Bellini e una emozionante Incoronazione di Spine di Caravaggio.
Tornando al Veneto, ecco il bel Ritratto di gentiluomo con cappa bordata di ermellino di Tintoretto, e le tele di Jacopo, Francesco e Leandro Bassano, nonché la Testa di vecchio orientale del Tiepolo.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.