Paolo Stefanato
da Milano
Professor Ponti, anche secondo lei lAlitalia è precipitata di nuovo in una situazione di incertezza?
«Non cè dubbio - risponde Marco Ponti, docente di Economia dei trasporti al Politecnico di Milano -. Ma i mali vengono da lontano. Scrivevo 10 anni fa che mantenere gli elefanti bianchi non permette la crescita dellintero settore. Forse oggi avremmo una Ryanair italiana».
Cosa dice del piano Cimoli?
«Non mi ha mai convinto perché ho sempre avuto il sospetto che lAlitalia non possa reggersi senza aiuti pubblici. Le mie perplessità vengono anche dal fatto che non se ne conoscono i dettagli, tenuti tenacemente riservati».
Per esempio?
«Senta, lei si ricorda quando si parlava di good e di bad company?».
Sì
«Poi sono state create Az Fly, che è la good, e Az Servizi, che è la bad company. Bene, questultima è stata parcheggiata in Fintecna ma non si dice come farà a stare in piedi. Che ne sarà? O finisce presto a gambe allaria oppure cè qualcosa di poco chiaro».
Adesso cè anche il caro petrolio...
«Sì, ma tutte le compagnie fanno contratti hedging in cui il rischio è ripartito con i fornitori. I bravi fanno accordi buoni, lAlitalia mi sembra che abbia condizioni pessime. È tipico delle società disattente ai costi, e questo può generare sospetti di ogni tipo. Chi è bravo non è generoso con i fornitori. È il cosiddetto vincolo di bilancio soffice, dove si sa che alla fine qualcuno paga, che genera le storture»
È in corso anche un braccio di ferro con il sindacato.
«Sì, con il Sult, e devo dire che sono abbastanza daccordo con Cimoli. Trovo invece stravagante la posizione del ministro Maroni».
Perchè è daccordo con Cimoli?
«Il Sult non ha firmato il contratto, firmare è il prezzo per restare interlocutore. È normale che chi non firma esce, almeno in unimpresa seria. Le relazioni sindacali allAlitalia sono deteriorate da comportamenti passati. La fermezza di Cimoli oggi è buona cosa».
E laumento di capitale?
«I dettagli degli accordi con le banche non sono trasparenti. Viene da chiedersi: che contropartite ci sono?»
Mi spieghi meglio.
«Semplice: ho il sospetto che ci siano clausole di protezione. Ricapitalizzo a condizione che...»
Per esempio?
«Che ne so, clausole protettive rispetto alla concorrenza, attraverso lassegnazione degli slot o freni alle aperture di mercato. Sono solo ipotesi, dovrebbe esserci più trasparenza. Ma forse Cimoli fa bene a tenere tutto nascosto...»
Il governo che cosa può fare?
«Senta, per me il governo deve fare una cosa sola: smetterla di impedire unautentica liberalizzazione del settore».
Come finirà Alitalia?
«È evidente: continueranno a tenerla in piedi, prolungando lagonia. Lho già detto prima che arrivasse Cimoli, 15 mesi fa: tira fino alle elezioni, poi va gambe allaria. Belgio e Svizzera non sono andati in rovina perché le loro compagnie sono fallite».
Non crede a unAlitalia risanata e autonoma?
«La partita dellautonomia è già persa. Sarà comprata, dipende solo a che condizioni. Da sola non sta in piedi. E si libereranno spazi per altre compagnie, anche italiane, che sappiano essere competitive».
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