Sparita da 10 anni, torna a casa: «Un uomo mi ha tenuta prigioniera»

La ragazza venne sequestrata a 14 anni all’uscita da scuola da un trentottenne di cui si era invaghita. È stata segregata grazie alla complicità dei genitori di lui

Mariuccia Chiantaretto

da Washington

Era scomparsa a 14 anni, all'uscita da scuola. È tornata a 24 anni, e ha raccontato di aver vissuto per dieci anni con un uomo che la teneva rinchiusa in camera da letto. La storia di Tanya Nicole Kach, una bella ragazza della Pennsylvania, ha commosso e sconcertato l'America, ma non convince del tutto la polizia. «Le indagini sono in corso, ma devo dirvi che ci sono ancora molte cose senza spiegazione», ha dichiarato Charles Moffatt, capo della divisione investigativa della Allegheny County.
Tanya ha ritrovato il padre a Elizabeth, un sobborgo di Pittsburgh. Secondo la sua versione ha abitato dieci anni in una casa a meno di un chilometro dalla sua, con un uomo che oggi ha 48 anni, del quale all'inizio era invaghita. Thomas Hose ha un figlio di 22 anni e lavora tuttora come guardiano nella scuola di McKeesport, dove Tanya lo ha conosciuto quando era allieva di terza media. È stato denunciato per corruzione di minorenne e liberato dopo aver pagato una cauzione di soli 200 dollari.
«Al principio ero innamorata di lui - ha raccontato Tanya a una televisione locale - ma ben presto sono diventata la sua schiava. Non mi lasciava neppure andare in bagno. Mi teneva rinchiusa in una stanza e mi obbligava a usare un bugliolo. Ero costretta a tenere un diario dei nostri rapporti sessuali per dargli modo di vantarsene con i suoi amici».
Sotto lo stesso tetto vivevano il figlio di Thomas Hose e i suoi genitori. I vicini di casa hanno raccontato che almeno negli ultimi tempi la ragazza usciva liberamente. Otto mesi fa aveva aperto un conto sotto il nome di Nikki Evans in un negozio di alimentari del quartiere. È stato appunto il proprietario italo americano di questo negozio, Joe Sparico, a chiamare la polizia dopo che la ragazza si era confidata con lui.
«Non ho chiesto aiuto prima perché ero sicura che nessuno mi avrebbe creduta», ha detto Tanya agli investigatori. Ha raccontato che dieci anni fa i suoi genitori stavano divorziando. «Ero convinta che nessuno dei due mi volesse - ha sostenuto - e ho deciso di scappare. Il guardiano della scuola mi corteggiava. Ci eravamo baciati qualche volta e quando gli ho spiegato in che guai mi trovavo mi ha proposto di vivere con lui e con i suoi genitori. Ho capito presto che il nostro rapporto era sbagliato, ma non potevo più fuggire. Per anni sono stata rinchiusa. Soltanto qualche mese fa ho avuto il permesso di uscire durante il giorno. Usavo un falso nome ma la famiglia con cui abitavo festeggiava il mio compleanno nella vera data di nascita».
Joe Sparico, il bottegaio che ha informato la polizia, non ha dubbi. Ha testimoniato: «Dal modo in cui la ragazza tremava quando ha chiesto il mio aiuto ho capito che era sincera. Mi ha detto che sul sito Internet con le fotografie delle persone scomparse avrei trovato la sua storia. Prima di allora non avrei mai sospettato in che condizioni si trovasse.

Era sempre ben vestita, come una bambola Barbie, e non aveva segni di percosse. Credo che avesse subito una sorta di lavaggio del cervello».
Jerry Kach, il padre di Tanya, non vuole approfondire la sua storia. «Ringrazio Dio - ha detto - che mi ha restituito la mia bambina e non chiedo altro».

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