Le spese di Penati: brioches e summit sulle banane

Sono una splendida invenzione francese, dolci a forma di cornetto ma piccoli e, come evocato dal nome, croissant, meravigliosamente croccanti e friabili. «Sono il simbolo di Palazzo Isimbardi» dichiara categorico Bruno Dapei. Stupore. Insiste il capogruppo di Forza Italia: «I croissant sono l’emblema dei cinque anni di malgoverno di Filippo Penati». Insiste Dapei. «Basta sfogliare i conti della Provincia per scoprire che i croissants sono stati un elemento fondamentale nel governo di Filippo Penati». Le prove? «Ecco i giustificativi dei catering che Penati e i suoi assessori hanno organizzato dal 2004 ad oggi. La spesa? Ottocentoventimila euro per rifornire chi partecipava ai convegni della provincia di croissants e brioches, caffè e the e, ancora, di scorte di bevante gassate e non oltreché stuzzicchini, dolci e spumanti».
Tutto documentato: 818.107,86 euro di troppo che salgono a quota 1.720.790 euro per l’organizzazione di convegni. Sì, avete letto bene: cinque anni di appuntamenti tra assessori e professori, giunta e no global in servizio permanente effettivo con l’aggiunta di sindacalisti e dei soliti presenzialisti sono costati la bellezza di un milione e settecentoventimila euro. Che, per gli amanti della statistica, di media, fa qualcosa come 344.158 euro all’anno o, se preferite, 943 euro ogni giorno, domeniche e festivi compresi.
«Davvero niente male, poco meno di mille euro - nel vecchio conio fa due milioni di lire - per affabulare su temi che spesso e volentieri hanno poco o niente a che fare con la buona amministrazione, con la vita della Provincia di Milano» commenta Giovanni De Nicola, capogruppo di An. Un esempio? «Il convegno Vivere Lesbica con tanto di cocktail dell’amore o, ancora, quello sulle banane. Già, all’interno di una due giorni sul commercio equo e solidale, Penati and boys, hanno pure organizzato a spese dei cittadini un convegno dal titolo “Banane, diritti che parlano”» spiega De Nicola. Increbile, ma vero. E dagli uffici del Pdl spunta copia della determina che impegna la Provincia a spendere 20mila euro per quell’appuntamento a favore dei «bananieri sfruttati dalle multinazionali». Anche in quest’occasione, naturalmente, la Provincia di Milano non si è tirata indietro sul catering: «Non sappiamo però il costo» ammette De Nicola. Aggiunge Dapei: «È impresa difficile districarsi tra delibere e determine che Penati e la sua giunta lasciano “criptate”. Certo è pero che Penati passerà alla storia come il presidente sprecone, quello che regalava brioches al popolo che reclamava una fetta di pane».

E il risultato è l’indebitamento pro-capite che dopo cinque anni dell’amministrazione Penati è pari a 205 euro nonostante il presidente e la sua giunta abbiano portato a livelli record le aliquote provinciali di imposte e tasse.
gianandrea.zagato@ilgiornale.it

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