"50 sfumature" come film comico sarebbe da Oscar

Tra le delusioni la Jolie che dirige Brad Pitt e "Motel" che propone un De Niro ormai cotto

"50 sfumature" come film comico sarebbe da Oscar

Mica facile scovare i dieci film più brutti dell'anno. Ce ne sono troppi. Pazienza, andrà meglio (si fa per dire) nel 2016.

10) SANGUE DEL MIO SANGUE Intricato melò di mastro Bellocchio, ambientato nella solita Bobbio, un tempo nel 1630 e l'altro ai giorni nostri. Chi sospira di sollievo, tramortito dalla fetta in costume, si rallegra invano: la seconda è più astrusa.

9) BY THE SEA Angelina Jolie dirige se stessa e mr. Pitt in una storia morbosa. Tutto, ovvero nulla, ruota attorno ai crucci di una coppia di turisti americani nella Francia anni Settanta. L'anoressica protagonista cambia di continuo cappello; l'espressione manco per sbaglio.

8) VERGINE GIURATA Pretenzioso dramma psicologico di una regista albanese sulle turbe esistenziali di una donna divenuta uomo. La incarna Alba Rohrwacher, immusonita come in tutti i suoi film. Nel contratto ha solo una percentuale sugli incassi?

7) SAN ANDREAS Un devastante terremoto in California è al centro di questo fragoroso kolossal catastrofico, di sconvolgente umorismo involontario. Come quando la famigliola, finalmente in salvo, del troglodita Dwayne Johnson si abbraccia, mentre una voce li descrive «scossi ma felici».

6) EISENSTEIN IN MESSICO Nel 1931 il regista sovietico Sergei Eisenstein sbarcò a Guanajuato per girare un film. L'inglese Peter Greenaway ricostruisce quel soggiorno, immaginando il collega avvinghiato al fascinoso cicerone, tale Palomino Canedo. I due, sempre nudi, ci danno dentro (ahinoi, in tutti i sensi) con voluttà. Porcellonata d'autore.

5) L'ESIGENZA DI UNIRMI OGNI VOLTA CON TE Il titolo è la cosa più riuscita. La malmaritata cassiera di supermercato arde per lo sbirro che l'ha sottratta a un rapinatore. L'ingrassata Claudia Gerini simula malissimo la passione, ma pare la Duse di fronte al tormentato Marco Bocci.

4) JUPITER - IL DESTINO DELL'UNIVERSO A Chicago la povera immigrata russa Jupiter non sa di essere la regina dell'universo, come le annuncia il guerriero geneticamente modificato Caine. Un fumettone dei fratelli Wachowski, Andy e Larry, da poco Lana. Il delicato intervento che l'ha reso sorella ha forse contagiato il cervello.

3) FORZA MAGGIORE Una famiglia svedese in vacanza sulle Alpi francesi. Quando si profila una valanga, papà scappa abbandonando moglie e bambini. Tra i successivi blabla, un primo piano sul volto sotto sforzo della signora, che in mezzo alla neve libera faticosamente l'intestino. Perfetta sintesi fantozziana del film.

2) MOTEL Povero Bob De Niro, che fine ingloriosa. Qui arranca nella penosa caricatura di un boss mafioso, cervello di una sconclusionata missione in un motel della Louisiana. Peccato che gli Oscar non siano revocabili, come certi scudetti.

1) 50 SFUMATURE DI GRIGIO Frustini, manette e tanta noia nel logorroico flirt tra

una studentessa in fregola e un milionario sadomaso. L'incredibile successo planetario di questa pruriginosa bufala da sbadiglio ha un'unica spiegazione. Se lo si prende come un film comico è un capolavoro degno di Chaplin.

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